22.1.11

Orzowei



« Forse è un Swazi, o un bianco, o uno del piccolo popolo. È tutti e tre, o forse nessuno dei tre. Eppure io ho visto: boscimani, negri, bianchi sono stati capaci di amarlo e di sacrificarsi per lui quando lo hanno conosciuto. Ed egli ha amato tutti. Ecco: quando ci conosciamo, anche se la nostra pelle è di un altro colore, ci amiamo. »
Orzowei

Orzowei è il titolo di un romanzo di Alberto Manzi pubblicato nel 1955 e da cui hanno avuto origine una popolare serie di telefilm e un film.

Isa, un bambino bianco abbandonato nella foresta del Sud Africa, viene trovato ed allevato come un figlio da un vecchio grande guerriero e da una vecchia nutrice, ambedue appartenenti ad una tribù di Bantu di etnia Swazi. A causa della sua pelle chiara, Isa non riesce a farsi accettare del tutto dai membri del villaggio, che per schernirlo lo chiamano Orzowei, il "trovato". Particolarmente ostile è Mesei, il figlio del capo del villaggio. A causa del pregiudizio razziale, Isa non viene accolto fra gli adulti guerrieri della tribù pur avendo superato la drammatica prova dell'iniziazione. Decide quindi di allontanarsi dal villaggio e si rifugia nella foresta, dove viene accolto da una tribù di Boscimani e nuovamente adottato come un figlio dal saggio Pao. Pao stesso però, inviterà Isa a conoscere i bianchi, insegnandogli ad amarli e a capirli. Verrà a contatto con una comunità di Boeri, i quali lo tratteranno peggio di quanto abbiano fatto i neri fino a quel momento - dai bianchi prenderà anche delle frustate. Poco più che tollerato, tornerà tra i neri Suo malgrado, Orzowei si troverà a lottare contro gli Swazi che lo hanno allevato per primi, e a porre fine al conflitto sconfiggendo proprio il suo nemico di sempre, Mesei.
La serie televisiva, co-produzione italo-tedesca (per l'Italia Oniro Film di Gioacchino Sofia), fu trasmessa sulla prima rete RAI, alle 19:20, a partire dal 28 aprile 1977. Protagonista nel ruolo di Orzowei era Peter Marshall. Il telefilm è ricordato anche per la sigla cantata dagli Oliver Onions. Il Capo dei Boeri era interprerato da Stanley Baker che, quando "Orzowei" fu tasmesso in Italia, era già deceduto da tempo.

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