11.1.11

Isabella Biagini



« Lei era la supermaggiorata. Lei era lei. Prodotto made in Italy di una sensualità dirompente, anni Sessanta: schiettamente carnale ma priva di ambiguità; simbolo di un erotismo domestico che si poteva immaginare con i capelli odorosi di ragù, le unghie con lo smalto rossofuoco smangiucchiato dal bucato, lo sguardo rassicurante di una femminilità un po' ottusa che celebra se stessa. »
(Maria Stella Conte, giornalista di Repubblica)
(all'anagrafe Concetta Biagini)
Negli anni sessanta e settanta recitò in numerosi film, soprattutto commedie all'italiana, in cui incarnò spesso lo stereotipo dell'oca giuliva, ossia della bellona bionda e procace, ma superficiale e svampita.
Per la RAI partecipò a diversi varietà televisivi, tra i più noti la commedia musicale Non cantare, spara, con il Quartetto Cetra (1968) e Bambole, non c'è una lira (1978), in cui rivelò una notevole versatilità e un'attitudine ironica e dissacrante, segnalandosi anche per la bravura nelle imitazioni (famosa quella di Mina).
Ha avuto una vita sentimentale difficile e dolorosa, segnata da lutti strazianti, da due matrimoni fallimentari (dal primo dei quali nacque la figlia Monica, scomparsa nel 1999) e da alcune tormentate relazioni (con personaggi dello spettacolo e con un giovane tossicodipendente).
Nel novembre del 1992 suscitò un certo scalpore la sua partecipazione al programma, allora abbastanza popolare, "Agenzia matrimoniale", condotto da Marta Flavi. In quella occasione dichiarò davanti alle telecamere: "Sono 15 anni che non ho un legame sentimentale, sono sola, vorrei incontrare un compagno, un uomo sensibile e intelligente, che mi ami per quello che sono...".
Divenuti sempre più rari gli impegni di lavoro, si è dedicata ad attività di assistenza ai poveri e agli emarginati.
È stata fidanzata per qualche tempo con Jimmy il Fenomeno.
Attualmente vive a Roma sulla Via Nomentana in un appartamento in affitto.

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