2.4.11

Henry Miller



Henry Valentine Miller è stato uno scrittore statunitense. Egli è ricordato soprattutto per la rottura con le forme letterarie del suo tempo e lo sviluppo di una nuova tipologia di romanzo che è un intreccio tra romanzo, autobiografia, critica sociale e riflessione filosofica. Le principali opere che seguono questa corrente sono: Tropic of Cancer (Tropico del Cancro), Black Spring (Primavera nera) e Tropic of Capricorn (Tropico del Capricorno). Miller scrisse anche memorie di viaggio e saggi di critica letteraria e di analisi e pubblicò i suoi acquerelli. Henry Miller nasce da Heinrich Miller e Louise Marie Neiting, a Yorkville, Manhattan (Stato di New York). Da bambino vive al civico 622 di Driggs Avenue nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn. Attivo nel Partito Socialista, frequenta per un solo semestre il City College of New York. Durante questo periodo lavora per qualche mese come postino presso la Western Union e scrive Clipped Wing (1922), 12 ritratti di colleghi. Poi nel 1924 inventa i «Mezzotints», fogli letterari da distribuire a mano nei bar di Manhattan, coinvolgendo in questa attività anche la moglie. Nel 1928 e nel 1929 trascorre alcuni mesi a Parigi e nei suoi dintorni accompagnato dalla seconda moglie, June Edith Smith (la sua prima moglie è stata Beatrice Sylaus Wickens, che ha sposato per gioco nel 1917). L'anno successivo si trasferisce, senza moglie al seguito, definitivamente a Parigi dove rimane fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Nell'autunno del 1931, Miller trova occupazione al "Chicago Tribune" (edizione di Parigi) grazie all'amico Alfred Perlès, che vi lavora. Miller, visto che non poteva pubblicare personalmente articoli, coglie l'occasione per presentare alcuni suoi articoli sotto il nome dell'amico. Il periodo parigino è molto creativo per Miller: viene influenzato dai surrealisti e stabilisce un importante e influente rete di autori che ruotano attorno a Villa Seurat, dove risiede; uno di questi autori è il giovane inglese Lawrence Durrell che diventa suo amico intimo e corrispondente per tutta la vita. Le opere che scrive contengono dettagliati racconti di esperienze sessuali, in particolare le prime prove quali Moloch (1927), Crazy Cock (1930), e più tardi lo scandaloso Opus pistorum (1938). Nonostante la censura, continua però a scrivere racconti anche se vengono vietati negli Stati Uniti per oscenità. Tropico del Cancro (1933), Primavera nera (1936) e Tropico del Capricorno (1938) vengono infatti introdotti clandestinamente negli Stati Uniti. Uno dei primi riconoscimenti di Henry Miller come grande autore moderno è stato da parte di George Orwell che, nel saggio Inside the Whale (Dentro la balena, 1940) scrive: "La mia opinione è che sia il solo scrittore in prosa che abbia immaginazione e valore, apparso negli ultimi anni tra i popoli di lingua inglese. Anche se si potrebbe obiettare che la mia sia una valutazione eccessiva, bisognerebbe ammettere che Miller è uno scrittore fuori dell'ordinario, a cui val la pena di rivolgersi più a lungo che con un semplice sguardo; dopotutto essendo come scrittore completamente negativo, non costruttivo e amorale, una specie di semplice Jonah, uno che accetta passivamente il male, una sorta di Walt Whitman tra i cadaveri." A Parigi conosce e frequenta anche Anaïs Nin, dal cui The House of Incest prova a scrivere una sceneggiatura (Scenario. A Film with Sound, 1937), rimasta irrealizzata. Dal rapporto con lei e con la moglie verranno successivamente pubblicati un libro (basato sui diari di Nin: Henry and June, 1986) e una narrazione (The Devil at Large, 1993, di Erica Jong), oltre a realizzare un film (Henry & June, per la regia di Philip Kaufman, con Fred Ward nel ruolo dello scrittore, Maria de Medeiros nel ruolo di Anaïs Nin e Uma Thurman nel ruolo della moglie)[1]. Nel 1938 lancia una rivista con gli amici Lawrence Durrell e Alfred Perlès, chiamata «The Booster», ma non vende. Nel 1940 Miller rientra negli Stati Uniti dal soggiorno parigino e si stabilisce a Big Sur, in California, dove continua a scrivere opere che sfidano i valori culturali e morali americani. Tornerà però a ricordare gli anni parigini spesso, e a pubblicare cose che risalgono a quegli anni ma erno rimaste nei cassetti (come Quiet Days in Clichy, scritto nel 1939 e pubblicato nel 1956). Da un viaggio in Grecia, invece, riporterà gli appunti che diventeranno The Colossus of Maroussi (1941). I libri Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno furono pubblicati in inglese ma in Francia, da Obelisk Press e Olympia Press; e raggiunsero una certa notorietà tra i cittadini europei e tra le comunità americane espatriate. Introdotti di contrabbando negli Stati Uniti hanno avuto notevole influenza sugli autori della Beat generation, in particolare su Jack Kerouac, che adottò tecniche stilistiche e tematiche presenti nelle opere di Miller (il quale a sua volta scrisse la prefazione a The Subterraneans nel 1959). La pubblicazione negli Stati Uniti, nel 1961, del libro Tropico del Cancro ha testato le leggi americane sulla pornografia. La Corte Suprema degli Stati Uniti nella causa Grove Press, Inc. vs. Gerstein, citando Jacobellis vs. Ohio, dichiara il libro di Miller un'opera di letteratura: uno dei più importanti eventi nella storia della censura legata a quella che viene definita come Rivoluzione sessuale. Elmer Gerzt, l'avvocato che ha sostenuto con successo il primo caso per la pubblicazione del romanzo in Illinois, diventa amico intimo di Miller. La loro corrispondenza verrà pubblicata in seguito. Ma essere tornato a casa non gli provoca buonumore, e anzi fa una critica alla società americana con The Air-conditioned Nightmare (1941) e, lo stesso anno, raccoglie i suoi articoli di critica letteraria in The Wisdom of the Heart. Dopo la guerra scrive Time of the Assassins (che verrà pubblicato solo nel 1956), un libro su Arthur Rimbaud, riconosciuto come proprio maestro. Dopo molti libri in piccole case editrici e promozioni di amici artisti, e dopo Remember to Remember (1947), torna ai temi preferiti con The Rosy Cricifixion (1949-1960), una trilogia composta dai romanzi Sexus, Plexus e Nexus. Altri libri interessanti, tra la memoria e il saggio, sono The Books of My Life (1951, sui suoi libri preferiti e di formazione), The Henry Miller Book of Friends (ritratti di amici) e A Devil in Paradise (tradotto come Paradiso perduto, 1960 e parte di Big Sur e le arance di Hieronymus Bosch). Nel 1955, intanto, l'amico Alfred Perlès ne scrive il ritratto in My Friend Henry Miller. Scopre che ha una figlia, Barbara, nata nel 1919 da Béatrice Wickens, con cui aveva avuto una relazione, e ha due nuovi figli, Valentine (nata nel 1945) e Tony (nato nel 1948) da Janina Lepska. Ormai considerato una specie di icona in vita, nell'ultima parte della sua vita, riceve diverse visite e rilascia interviste. Dopo la morte (1980), escono altre lettere (tra le altre, a due donne con cui ha avuto una relazione: Hiroko Tokuda e Brenda Venus, le lettere alle quali sono stampate in Misteriosa cantabile e in Dear Dear Brenda, entrambi del 1986, quelle con Anaïs Nin, Storia di una passione, 1987; e con Lawrence Durrell, I fuorilegge della parola, 1988 ecc.) Nel 1986 esce la biografia non autorizzata di Jay Martin Always Merry and Bright, nel 1991 quella di Robert Ferguson Henry Miller. A Life. In aggiunta alla sua capacità letteraria, Miller è stato anche un pittore di acquerelli e ha scritto libri sul suo lavoro in questo campo. Inoltre era amico intimo del pittore francese Grégoire Michonze. Prima della sua morte, Miller ha recitato nel film Reds di Warren Beatty che è stato rilasciato al pubblico diciotto mesi dopo la sua morte. Quando Miller muore a Pacific Palisades, vicino a Los Angeles, dove ha vissuto gli ultimi anni in una casa difficile da raggiungere trascinando un carretto con la spesa nonostante l'età avanzata e rifiutando l'automobile, viene cremato e le sue ceneri vengono sparse al vento. I documenti di Miller sono stati poi donati all'UCLA Young Research Library Department of Special Collections.


Opere in italiano

- Tropico del Cancro (Tropic of Cancer, 1934), trad. Luciano Bianciardi, prefazione di Mario Praz, Milano: Feltrinelli, 1964, poi con introduzione di Guido Almansi,
Opere, Milano: Mondadori ("I Meridiani"), 1992 ISBN 8804356782
- Lettere su Amleto (Hamlet Letters, 1934), trad. Vincenzo Mantovani, ivi. Parigi-New York.
- Andata e ritorno (Aller Retour New York, 1934), trad. Francesco Pacifico, Roma. Minimum fax, 2010
- Primavera nera (Black Spring, 1936), trad. Attilio Veraldi, Milano: Feltrinelli, 1968; poi Milano: Mondadori ("Oscar" n. 1328 e "Meridiani"), 1992
- Max e i fagociti bianchi (Max and the white phagocytes, 1938), trad. Salvatore Rosati, Milano: Mondadori 1949 ("Il pensiero critico" n. 9) e 1992 ("Meridiani")
- Tropico del Capricorno (Tropic of Capricorn, 1939), trad. Luciano Bianciardi, premessa di Guido Piovene, Milano: Feltrinelli, 1967; poi "Oscar" n. 1313, e nei "Meridiani" cit.
- Rictus (Nights of Love and Laughter, 1939), trad. Adriana Pellegrini, introduzione di Kenneth Rexroth, Milano: Longanesi ("Gaja scienza" n. 140), 1960; ("Libri pocket" n. 292), 1971; Milano: Rizzoli ("BUR" n. 274), 1982
- Il mondo del sesso (The World of Sex, 1940), trad. Valerio Riva, Milano: Mondadori ("Oscar" n. 1711), 1992
- Il giudizio del cuore (The Wisdom of the Heart, 1941), trad. Fiorelsa Iezzi, presentazione di Maurizio Borghi, Milano: Christian Marinotti, 2006
- Il colosso di Marussi (The Colossus of Maroussi, 1941), trad. Giorgio Monicelli, Milano: Mondadori ("Quaderni della Medusa" n. 26), 1948; trad. Franco Salvatorelli, Milano: Adelphi ("Biblioteca" n. 393), 2000
- L'incubo ad aria condizionata (The Air-Conditioned Nightmare, 1941), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi ("Struzzi" n. 188), 1972; Milano: Mondadori, ("Oscar" n. 1914), 2006
- L'angelo è la mia filigrana (The Angels Is My Watermark, 1942), trad. G. Ruffini, Milano: il Saggiatore, 1961
- Domenica dopo la guerra (Sunday After the War, 1944), trad. Giorgio Monicelli, Milano: Mondadori ("Medusa" n. 222), 1948
- Il tempo degli assassini (The Time of the Assassins, 1945), trad. Giacomo Debenedetti, Milano: SugarCo, 1956, poi Milano: SE, 2004
- L'oscenità è la legge della riflessione (Obscenity on the Law of Reflection, 1945), trad. Vanni Scheiwiller, Milano: All'insegna del pesce d'oro, 1962
- Ricordati di ricordare (Remember to Remember, 1947), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi ("Struzzi" n. 189),
- Il sorriso ai piedi della scala (The Smile at the Foot of the Ladder, 1948), trad. Valerio Riva, Milano: Feltrinelli, 1963
- I libri della mia vita (The Books of My Life, 1951), trad. Bruno Fonzi, Torino: Einaudi, 1976; Milano: Mondadori, 2007
- Big Sur e le arance di Hieronymus Bosch (Big Sur and the Oranges of Hieronymus Bosch, 1954), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi ("Gli struzzi" n. 190), 1968; Milano: Mondadori ("Oscar" n. 1733), 2000
- Giorni tranquilli a Clichy (Quiet Days in Clichy, 1956), trad. Mario Cicognani e Bruno Oddera, Milano: Mondadori ("Oscar" n. 1253), 1990; poi con uno scritto di Franco Cordelli, Milano: ES, 1994; Milano: SE, 2000
- Arte e oltraggio (Art and Outrage, 1959, con Lawrence Durrell e Alfred Perlès), trad. Luciano Bianciardi, Milano: Feltrinelli, 1961
- Paradiso perduto (A Devil in Paradise, 1960), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi ("Coralli" n. 121; "Nuovi coralli" n. 119), 1961; con introduzione di Pietro Citati, Milano: Mondadori ("Oscar narrativa" n. 368; "Oscar Classici" n. 89), 1985
- Dipingere è amare ancora (To Paint is to Love Again, 1960), trad. L. Livi, L. Livi, Milano: Feltrinelli 1963; trad. Francesco Martini, con uno scritto di Roberto Sanesi, Milano: Abscondita, 2003
- Il meglio di Henry Miller (The Henry Miller Reader, 1960), a cura di Lawrence Durrell, trad. Adriana introduzione di Antoine Denat, Milano: Longanesi ("Il meglio" n. 21), 1961
- Crocifissione in rosa (The Rosy Crucifixion): Sexus (1949), trad. Bruno Oddera, Milano: Longanesi, 1985; Milano: Mondadori ("Oscar" n. 1225), 1978
- Plexus (1952), trad. Henry Furst, Milano: Longanesi, 1956, poi Milano: Mondadori ("Oscar" n. 1243), 1978; ("Oscar" n. 1922), 1986
- Nexus (1960), trad. Adriana Pellegrini, introduzione di Eraldo Affinati, Milano: Mondadori ("Oscar" n. 1258), 1979
- Come il colibrì (Stands Still like the Humming-bird, 1962), trad. Luciano Bianciardi, Milano: Rizzoli, 1970
- Proprio pazza per Harry (Just Wild About Harry. A Melo in Seven Scenes, 1963), trad. Luciano Bianciardi, Torino: Einaudi, 1964
- Una tortura deliziosa. Pagine sull'arte dello scrivere (On Writing, 1964), trad. parziale, a cura di Thomas H. Moore, Roma: minimum fax, 2007
- Insomnia ovvero il demone dell'Amore (Insomnia or the Devil at Large, 1971), trad. Costanza Rodotà, Roma: Castelvecchi, 2006
- Prime impressioni della Grecia (First Impressions of Greece, 1973), trad. Graziella Martina, Como: Ibis, 2007
- Il libro degli amici (Henry Miller Book of Friends: A Tribute to Friends of Long Ago, 1975), trad. Adalberto Chiesa, Genova: il melangolo, 1995
- Il mondo di Lawrence: un tributo appassionato (The World of Lawrence, 1935 ma 1980), trad. Antonella De Nicola, Roma: Fioriti, 2003
- Opus Pistorum (1939, ma pubblicato nel 1983), trad. Pier Francesco Paolini, postfazione di Fernanda Pivano, Milano: Feltrinelli, 1984
- Misteriosa cantabile. Lettere a Hoki Tokuda (1986), introduzione di Joyce Howard, trad. Francesco Saba Sardi, Milano: Bompiani, 1988
- Cara, cara Brenda. Lettere d'amore di Henry Miller a Brenda Venus (Dear dear Brenda, 1986), trad. Ettore Capriolo, introduzione di Alberto Moravia e prefazione di Lawrence Durrell, Milano: Feltrinelli, 1986
- I fuorilegge della parola. Lettere 1935-80 (The Durrell-Miller Letters, 1988, con Lawrence Durrell), trad. Martino e Alina Marazzi, prefazione di Benedetta Bini, Milano: Rosellina Archinto, 1991
- Lettere a Anaïs Nin, trad. Bruno Oddera, presentazione di Gunther Stuhlmann, Milano: Longanesi ("Olimpia" n. 26), 1971
- Storia di una passione. Lettere 1932-53 (con Anaïs Nin, a cura di Gunther Stuhlmann), trad. Francesco Saba Sardi, Milano: Bompiani, 1989
- Conversazioni a Pacific Palisades con Christian de Bartillat (Flash-back, 1990), trad. Dolores Musso, Parma: Guanda, 1992 Moloch (Moloch, 1992), tr. F. Orsini, postf. L. Trevisan, Milano: Mondadori ("Oscar Gabbiani" n. 56), 1993
- Intervista con Henry Miller (con George Wickes), trad. Martina Testa, introduzione di Antonio Pascale, Roma: Minimum fax ("Macchine da scrivere" n. 17), 1999
- Ultime intimità. Henry Miller si racconta con Pascal Vebros (Ultimes entretiens avec Pascal Vrebos, 1991), trad. Rosa Marciello, Roma: Ripostes, 1993
- Uccello pazzo (Crazy Cock, 1991), trad. Vincenzo Mantovani, Milano: Mondadori 1992 ("Oscar Gabbiani" n. 32) Parigi 1928 (Nexus II), trad. Simone Garzella, Firenze: Passigli, 2010

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