14.2.11

Giuseppe Viola


Nato a Milano, nel 1939, ha svolto gran parte del suo lavoro come giornalista sportivo. Ha iniziato a scrivere di sport a metà degli anni cinquanta collaborando all'agenzia Sportinformazione, passando poi in RAI nel 1961. Per la televisione ha lavorato come redattore, come inviato speciale e - dopo una parentesi come radiocronista - anche come telecronista sportivo (calcio, pugilato, ippica, motori). Per la RAI ha inoltre firmato un lungo documentario sulla Mille Miglia e ha partecipato ad alcune edizioni della Domenica Sportiva.
Ha tenuto per anni su Linus la rubrica, Vite Vere e ha scritto molte canzoni in coppia con Enzo Jannacci, tra le quali Tira a campà e Statu quo. Nel campo del cinema ha lavorato come sceneggiatore e dialoghista (Romanzo popolare (anche cameo) e Cattivi pensieri con Ugo Tognazzi), mentre per il cabaret contribuì alla creazione dei testi del gruppo storico dei comici che facevano riferimento al Derby Club di Milano (Massimo Boldi, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro, Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Gianni Magni, Paolo Villaggio, Lino Toffolo).
Beppe Viola è morto improvvisamente a 43 anni mentre era in sede Rai a Milano, per una emorragia cerebrale, durante il montaggio di uno dei suoi servizi sulla partita Inter-Napoli.

Il leggendario "coccodrillo" dedicatogli da Gianni Brera

« (…) Era nato per sentire gli angeli e invece doveva, oh porca vita, frequentare i bordelli. (…) Povero vecchio Pepinoeu! Batteva con impegno la carta in osteria e delirava per un cavallo modicamente impostato sulla corsa; tirava mezzo litro e improvvisava battute che sovente esprimevano il sale della vita. Aveva un humour naturale e beffardo: una innata onestà gli vietava smancerie in qualsiasi campo si trovasse a produrre parole e pensiero. Lavorò duro, forsennatamente, per aver chiesto alla vita quello che ad altri sarebbe bastato per venirne schiantato in poco tempo. Lui le ha rubato quanti giorni ha potuto senza mai cedere al presago timore di perderla troppo presto. La sua romantica incontinenza era di una patetica follia. Ed io, che soprattutto per questo lo amavo, ora ne provo un rimorso che rende persino goffo il mio dolore... »
(Gianni Brera, È morto Giuseppe "Pepinoeu" - Viola. Aveva 43 anni! La Repubblica, 19 ottobre 1982)

Quelli che...

L'ormai familiare titolo della trasmissione sportiva e d'intrattenimento Quelli che il calcio deriva da un postumo riconoscimento a Beppe Viola. Quelli che... è infatti una canzone scritta a quattro mani nel 1975 da Viola e dal cantautore Enzo Jannacci, nonché sigla della trasmissione stessa dal 1994 al 2000 (anni in cui fu mirabilmente condotta da Fabio Fazio)
Era Beppe che traduceva nell'italiano di Milano, anzi di Viale Monza-Precotto, le battute pensate da Mario Monicelli per Ugo Tognazzi in "Romanzo popolare", colonna sonora la celebre "Vincenzina davanti alla fabbrica", di cui sempre con Jannacci scrisse le parole. La musica naturalmente era di Enzo: i due erano nati e cresciuti insieme, «nello stesso cortile fra via Lomellina e piazza Adigrat».

Il Premio Giornalistico e il Torneo calcistico giovanile intitolati a Beppe Viola

Nel 1983 alla memoria di Beppe Viola è stato intitolato un Premio giornalistico annuale, inizialmente assegnato con la collaborazione e il patrocinio dell'Avis, la cui cerimonia di premiazione si teneva a Coccaglio in provincia di Brescia; successivamente l'organizzazione è stata trasferita ad Arco, in provincia di Trento, dove nel 2007 si è tenuta la 25esima edizione (vinta da Marco Civoli per la radiotelevisione ed Enrica Speroni per la carta stampata).
Nell'albo d'oro del Premio Beppe Viola compaiono giornalisti sportivi noti al grande pubblico, come Alfredo Pedullà, Maurizio Crosetti, Simona Ercolani, Claudio Icardi e Massimo Caputi. La cerimonia di premiazione giornalistica si tiene di consuetudine al termine di un'altra iniziativa di rilievo internazionale, sempre intitolata a Viola: il Torneo Internazionale di calcio categoria allievi.

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