23.9.11

Tony Sperandeo





pseudonimo di Gaetano Sperandeo, è un attore e cantante italiano.
Tony Sperandeo, all'anagrafe Gaetano Sperandeo, non trascorre un'infanzia facile ma riesce a non farsi travolgere dalla criminalità tentacolare dei quartieri più poveri della sua città natale. Dapprima si dedica al cabaret e poi si lascia affascinare dal mondo del cinema e dalla recitazione in particolare, inizia a presentarsi ai casting più disparati trovando il coraggio di spostarsi fino a Roma e a Cinecittà.
Nel 1983 ottiene una piccola parte nel film a episodi Kaos diretto dai fratelli Taviani: per Sperandeo è il battesimo di fuoco. Il film, nelle sale nel 1984, riscuote un discreto successo e verrà ricordato dalla critica come una delle pellicole che ha saputo sfruttare meglio il talento comico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ma sarà anche l'opera che inaugurerà la carriera di uno degli attori italiani più fertili ed espressivi degli ultimi trent'anni.
Dal 1985 la carriera di Sperandeo si divide fra cinema e televisione con un crescendo che lo porterà a ricevere riconoscimenti non solo dal pubblico ma anche dalla critica. Diretto da Florestano Vancini entrerà a far parte della serie televisiva La Piovra 2 e, sempre nello stesso anno, sarà nei cinema con Pizza Connection di Damiano Damiani (regista della prima Piovra) e Il pentito di Pasquale Squitieri.
Fin da questi primi film è facile capire quale sarà l'ambiente in cui Sperandeo si muoverà: la mafia e la criminalità organizzata diverranno il terreno ideale per il suo accento siciliano e il suo sguardo naturalmente truce e minaccioso.
« Io sono nato e cresciuto a Palermo. Conosco la mentalità, la gesticolazione, l'intonazione della voce, gli sguardi. Mia madre poi mi ha fatto questa faccia da duro. Bisogna entrare in tutti questi elementi per raccontare gli uomini tutti d'un pezzo. »
Nel 1987 farà una comparsata ne Il siciliano di Michael Cimino, storia del bandito Salvatore Giuliano, mentre nel 1989 e 1990 sarà uno dei protagonisti dei due film Mery per sempre e Ragazzi fuori di Marco Risi dedicati alla criminalità giovanile siciliana nella parte della guardia carceraria Turris. Sempre nel 1990 lo chiameranno nuovamente i Taviani per Il sole anche di notte, ispirato a un racconto postumo di Lev Nikolaevič Tolstoj.
Durante tutti gli anni novanta il cinema italiano, soprattutto quello impegnato, pescherà a piene mani nelle risorse di un attore che iniziava segnalarsi come uno dei caratteristi migliori. Nel frattempo forma insieme a Giovanni Alamia il duo musicale Alamia & Sperandeo. Sempre diretto da Marco Risi farà parte nel ruolo di un sottufficiale dell'aeronautica de Il muro di gomma, ricostruzione della tragedia di Ustica e dei misteri e delle vergogne che si nascondevano dietro di essa. Dopo una parte in Piedipiatti di Carlo Vanzina, film più che trascurabile, Roberto Benigni gli affida una parte gustosa (è uno dei picciotti del boss Cozzamara) nel suo Johnny Stecchino.
Ritorna a recitare ne La Piovra 6 – L'ultimo segreto, nel ruolo dello spietato criminale mafioso Santino Rocchi prima di tuffarsi nell'avventura de "La discesa di Aclà a Floristella", prima regia dello sceneggiatore di Mery per sempre. Il film verrà stroncato dalla critica ma per Sperandeo sarà l'occasione per recitare al fianco di Rita Barbanera, attrice teatrale e doppiatrice che sarebbe diventata sua moglie e che gli avrebbe dato i figli Tony e Priscilla. La loro storia si sarebbe tinta dei colori della tragedia nel 2001, anno in cui la Barbanera muore suicida a soli trentadue anni buttandosi dal balcone della loro casa di Palermo. Ironia della sorte, proprio nel 2001 Sperandeo riceverà il riconoscimento più importante della sua carriera: per la sua interpretazione de I cento passi vincerà il David di Donatello come miglior attore non protagonista. La pellicola di Marco Tullio Giordana è intensa e coraggiosa ma la prova di Sperandeo nella parte del boss Tano Badalamenti è indimenticabile.
Nel 1993 Ricky Tognazzi gli affida un bel ruolo ne La scorta: Sperandeo è uno dei quattro uomini cui viene affidata la protezione di un coraggioso giudice appena trasferitosi a Marsala. Una pellicola impegnata, sulla scia delle stragi in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino l'anno precedente, in cui Sperandeo offre un'ulteriore prova del suo talento in ruoli di questo tipo. E di fatto, ripercorrere la carriera di Sperandeo significa ripercorrere la storia del cinema italiano dedicato alla ricostruzione storica e a gli atti di accusa contro uno Stato che si è spesso dimostrato impotente davanti alla criminalità organizzata. Così nel 1994 avrà una piccola parte in Segreto di stato di Giuseppe Ferrara e l'anno successivo in Palermo - Milano solo andata per la regia di Claudio Fragasso.
Sempre nel 1995 partecipa all'ambizioso L'uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore con una piccola parte e, sempre in un ruolo secondario, prosegue nella sua parentesi al di fuori dei suoi soliti impegni con Vesna va veloce di Carlo Mazzacurati. Sarà Claudio Bonivento a riportarlo nell'ambiente della 'criminalità' con "Altri uomini", storia ambientata tra la malavita milanese degli anni settanta.
In questa lunga serie di partecipazioni cinematografiche non vanno dimenticate le sue parti negli sceneggiati televisivi: da Dio vede e provvede a Don Matteo, da Distretto di Polizia fino a Ultimo - L'infiltrato senza dimenticare il ruolo di Salvatore Sciacca ne La squadra, per non parlare degli ultimi capitoli della saga de La Piovra.
Nel 2008 viene scritturato da Teatro Totò - Bruttini srl per "Sesso chi legge", una commedia comica scritta da Tommaso Scarpato, Gaetano Liguori e Luciano Recano, con la stupenda Rosaria De Cicco, il suo compagno di "squadra Gennaro Silvestro ed il comicissimo Rosario Minervini, per la regia di Gaetano Liguori, dove ha debuttato in aprile 2008 al teatro Totò di Napoli riscuotendo un soddisfacente successo di pubblico e di critica.
Nel 2009 viene chiamato a far parte del cast del reality show La fattoria, tuttavia, partecipando alla prima puntata in studio in evidente stato di alterazione, la produzione non ritiene di fargli proseguire l'avventura. Intervistato da "Oksalute" nel novembre 2008, Sperandeo ha ammesso di essere in crisi da quando, alcuni anni fa, la moglie si è suicidata: Sono un morto che cammina, mi sto ammazzando piano piano. Mi serve aiuto. Per essere forti a un certo punto gli uomini devono ammettere la propria debolezza. Io finalmente ho il coraggio di dirlo.

Premi

Ha vinto il David di Donatello come migliore attore non protagonista di I cento passi (2001).

Parodie

Nel 2008 Fiorello nel programma radiofonico Viva Radio2 esegue una parodia in cui l'attore si cala, con risultati esilaranti, in ruoli diversi da quelli che abitualmente veste. È stato anche ospite della nota trasmissione radiofonica durante la quale ha dato prova di essere un potenziale comico ed un valente cantante, inoltre improvvisando un breve brano rap "sicilianizzato".

Alamia & Sperandeo

All'inizio degli anni novanta fino alla metà degli stessi Tony Sperandeo ha anche inciso dei dischi insieme al collega e amico Giovanni Alamia, sodalizio interrotto per la morte di quest'ultimo. Le loro canzoni, prevalentemente in dialetto palermitano e molto umoristiche, sono le parodie di famose canzoni italiane inserite in un contesto goliardico. I testi, che erano scritti dal duo insieme a Luigi Maria Burruano, riscuotono ancor oggi in Sicilia un discreto successo.

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