5.9.11

Brassai








« La notte suggerisce, non mostra. La notte ci turba e ci sorprende per la sua stessa stranezza, libera quelle forze dentro di noi che di giorno sono dominate dalla ragione. »
(Brassai)

Gyula Halász, conosciuto con lo pseudonimo di Brassaï, è stato un fotografo ungherese naturalizzato francese.
Braşov è oggi una città della Romania, ma nel 1899, quando Brassaï nacque, la regione sud-orientale della Transilvania apparteneva al territorio ungherese.
A soli tre anni Brassaï si trasferì con la famiglia a Parigi; suo padre fu professore di letteratura alla Sorbona. Studiò all'Accademia di belle arti di Budapest prima di arruolarsi nella cavalleria dell'esercito austro-ungarico per tutta la durata della prima guerra mondiale. Nel 1920 andò a vivere a Berlino, lavorando come giornalista e riprendendo gli studi all'Accademia.
Nel 1924 si trasferì definitivamente a Parigi. Imparò il francese leggendo Proust e Prévert. Di quest'ultimo e di Henry Miller diventò grande amico, frequentando larrondissement di Montparnasse.
Una volta radicato nelle viscere del territorio parigino, la sua attenzione fotografica nei confronti della città diventò assoluta. Amò Parigi di notte o sotto la pioggia, le ville, i giardini, il lungosenna e le stradine senza tempo dei quartieri antichi. Adottò lo pseudonimo di Brassaï in memoria della sua terra d'origine (significa "di Braşov" - Brasso, in ungherese). Nel 1933 pubblicò il suo primo libro di fotografie, "Paris de nuit", che riscosse un grande successo, soprattutto nell'ambiente artistico. Henry Miller lo soprannominò "l'occhio di Parigi".
Si interessò anche all'alta società, agli intellettuali, al teatro e all'opera. Immortalò, tra gli altri, Salvador Dalí, Pablo Picasso, Henri Matisse e Alberto Giacometti.
Nel 1956 il suo film Tant qu'il y aura des bêtes vinse il Grand Prix Speciale della Giuria come film più originale al Festival di Cannes. Fu insignito del titolo di Cavaliere delle arti e delle lettere nel 1974 e di Cavaliere della Legion d'onore nel 1976. Nel 1978, vinse il Premio internazionale di fotografia a Parigi.
Ha scritto 17 libri e numerosi articoli, tra i quali, nel 1948, il romanzo Histoire de Marie, pubblicato con una introduzione di Henry Miller. Inoltre, l'Università di Chicago ha curato l'edizione e la traduzione di Lettera ai miei genitori e Conversazioni con Picasso (1964).
Morì l'8 luglio 1984 a Eze, nelle Alpi marittime, e fu sepolto al cimitero di Montparnasse di Parigi.
Nel 2000, Gilberte, vedova di Brassaï, organizzò una grande mostra commemorativa presso il centre Pompidou di Parigi

1 commento:

  1. non sapevo niente di tutto questo. che belle foto, che bel personaggio. grazie.

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