Comincia ad interessarsi di musica sin da bambina. La sua carriera inizia, grazie un concorso regionale dove si presentò nel 1966 interpretando Io che non vivo di Pino Donaggio, vincendo la manifestazione.
Qui viene notata da alcuni discografici della Durium che le procurano un contratto.
Nel 1967 debutta al Festival delle Rose di Roma, dove arriva seconda proponendo una sua versione di Vivere per vivere, brano scritto da Francis Lai per la colonna sonora dell'omonimo film di Claude Lelouch.
Alla fine del 1968 incide Casatschok (Giancarlo Guardabassi – Ciotti – Rubaschin), rifacimento del brano scritto dal russo Matvei Blanter Katjuša, che entra in classifica procurandole popolarità e ingaggi televisivi.
Partecipa a Canzonissima 1969, ma viene eliminata al primo turno.
Nel 1970 gareggia a Sanremo con Occhi a mandorla, in coppia con Rossano, ma non arriva in finale.
Dopo alcune cover di brani francesi e inglesi, nel 1972 Dori viene scelta da Wess (già bassista di rhythm and blues negli Airdales di Rocky Roberts), suo collega di scuderia della Durium, per incidere la versione italiana di United We Stand (Voglio stare con te), che verrà pubblicato su 45 giri, riscuotendo un grande successo.
La cantante continua, comunque, la carriera solista in parallelo con quella del duo, e nel 1972 pubblica il 45 giri Povero ragazzo composto da Roberto Vecchioni che reca nel retro Ed ora son sola scritta da Franco Cassano e Gilberto Ziglioli.
Nello stesso anno partecipa alla manifestazione "Un disco per l'estate 1972" per proporre Ma chi è che cos'è composta da Umberto Napolitano che riscuote un discreto successo anche in Jugoslavia.
Nel 1973, come solista, inciderà un singolo denominato Adamo ed Eva, una cover francese di Carrere tradotta da Luigi Albertelli ed Enrico Riccardi, che reca nel retro il brano Non ci contavo più, versione italiana di Ben di Michael Jackson, che la cantante presenta a "Canzonissima".
Qui viene notata da alcuni discografici della Durium che le procurano un contratto.
Nel 1967 debutta al Festival delle Rose di Roma, dove arriva seconda proponendo una sua versione di Vivere per vivere, brano scritto da Francis Lai per la colonna sonora dell'omonimo film di Claude Lelouch.
Alla fine del 1968 incide Casatschok (Giancarlo Guardabassi – Ciotti – Rubaschin), rifacimento del brano scritto dal russo Matvei Blanter Katjuša, che entra in classifica procurandole popolarità e ingaggi televisivi.
Partecipa a Canzonissima 1969, ma viene eliminata al primo turno.
Nel 1970 gareggia a Sanremo con Occhi a mandorla, in coppia con Rossano, ma non arriva in finale.
Dopo alcune cover di brani francesi e inglesi, nel 1972 Dori viene scelta da Wess (già bassista di rhythm and blues negli Airdales di Rocky Roberts), suo collega di scuderia della Durium, per incidere la versione italiana di United We Stand (Voglio stare con te), che verrà pubblicato su 45 giri, riscuotendo un grande successo.
La cantante continua, comunque, la carriera solista in parallelo con quella del duo, e nel 1972 pubblica il 45 giri Povero ragazzo composto da Roberto Vecchioni che reca nel retro Ed ora son sola scritta da Franco Cassano e Gilberto Ziglioli.
Nello stesso anno partecipa alla manifestazione "Un disco per l'estate 1972" per proporre Ma chi è che cos'è composta da Umberto Napolitano che riscuote un discreto successo anche in Jugoslavia.
Nel 1973, come solista, inciderà un singolo denominato Adamo ed Eva, una cover francese di Carrere tradotta da Luigi Albertelli ed Enrico Riccardi, che reca nel retro il brano Non ci contavo più, versione italiana di Ben di Michael Jackson, che la cantante presenta a "Canzonissima".
Il duo con Wess
La Durium, visto l'enorme successo della canzone Voglio stare con te, fa sì che Wess e Dori Ghezzi diventino una coppia canora a tutti gli effetti. Infatti il duo diverrà uno dei più celebri e di maggior successo della musica leggera degli anni '70. Segue una grande quantità di hits discografici, con la partecipazione, vincendo, a importanti manifestazioni canore nazionali ed internazionali, quali Sanremo, Canzonissima e L'Eurofestival.
Nel 1975 Dori Ghezzi diviene la compagna di vita del cantautore Fabrizio De André e si trasferisce con questi in Sardegna, due anni dopo dalla loro unione nasce Luvi.
Il duo con Wess, dopo alcune altre incisioni, si scioglie.
Nel 1975 Dori Ghezzi diviene la compagna di vita del cantautore Fabrizio De André e si trasferisce con questi in Sardegna, due anni dopo dalla loro unione nasce Luvi.
Il duo con Wess, dopo alcune altre incisioni, si scioglie.
1979: Il rapimento
In previsione della nascita della figlia Luisa Vittoria, Dori e Fabrizio De André si stabiliscono nella tenuta sarda dell'Agnata, a due passi da Tempio Pausania.
La sera del 27 agosto 1979, la coppia fu rapita dall'Anonima sequestri sarda e tenuta prigioniera nelle montagne di Pattada, per essere liberata dopo quattro mesi (Dori fu liberata il 21 dicembre, Fabrizio il 22), dietro il versamento del riscatto, di circa 550 milioni di lire, in buona parte pagato dal padre di Fabrizio De André, Giuseppe.
La sera del 27 agosto 1979, la coppia fu rapita dall'Anonima sequestri sarda e tenuta prigioniera nelle montagne di Pattada, per essere liberata dopo quattro mesi (Dori fu liberata il 21 dicembre, Fabrizio il 22), dietro il versamento del riscatto, di circa 550 milioni di lire, in buona parte pagato dal padre di Fabrizio De André, Giuseppe.
Gli anni ottanta: il ritorno da solista
Dopo quest'esperienza, che segna la vita di entrambi, Dori riprende la sua carriera artistica come solista registrando nel 1980 il 33 giri Mamadodori, album dedicato a Luvi che viene pubblicato sotto una nuova etichetta discografica, la Fado, appositamente creata per l'occasione ("Fado" sta per Fabrizio e Dori).
Nel 1983 ritorna a Sanremo con Margherita non lo sa, che ottiene il terzo posto, nonché un grande successo di vendite.
Il brano incluso nell'album Piccole donne, è scritto da Oscar Avogadro e da Oscar Prudente. L'album, prodotto dallo stesso Oscar Prudente vede la partecipazione artistica di Ivano Fossati, che suona in alcuni brani. Vola via, presentata a "Saint Vincent Estate" e la titletrack Piccole donne, presentata a Vota la voce e Festivalbar sono gli altri singoli estratti dal 33 giri Piccole donne.
Nel 1984 partecipa alla terza edizione della gara canora Premiatissima, trasmessa da Canale 5.
Nel 1986 passa alla Ricordi e pubblica il singolo Nessuno mai più (cover di Love you forever dei Giuffria), con cui partecipa al Festivalbar. Il retro del 45 giri era Spezzacuori, dal repertorio di Massimo Bubola.
Nel 1987 è ancora a Sanremo con E non si finisce mai, tratto dall'album Velluti e carte vetrate; in estate presenta a Riva Del Garda il brano Cercarti,una delle sue interpretazioni più intense. Questo secondo estratto dall'album dell'87 è stato scritto, come il brano sanremese, per la musica da Piero Cassano e per il testo da Adelio Cogliati.
Nel 1989 partecipa per l'ultima volta al Festival di Sanremo con Il cuore delle donne, pubblicando l'omonimo album.
Il 7 dicembre 1989 a Tempio Pausania, Dori sposa Fabrizio De André dopo sedici anni di convivenza.
Nel 1983 ritorna a Sanremo con Margherita non lo sa, che ottiene il terzo posto, nonché un grande successo di vendite.
Il brano incluso nell'album Piccole donne, è scritto da Oscar Avogadro e da Oscar Prudente. L'album, prodotto dallo stesso Oscar Prudente vede la partecipazione artistica di Ivano Fossati, che suona in alcuni brani. Vola via, presentata a "Saint Vincent Estate" e la titletrack Piccole donne, presentata a Vota la voce e Festivalbar sono gli altri singoli estratti dal 33 giri Piccole donne.
Nel 1984 partecipa alla terza edizione della gara canora Premiatissima, trasmessa da Canale 5.
Nel 1986 passa alla Ricordi e pubblica il singolo Nessuno mai più (cover di Love you forever dei Giuffria), con cui partecipa al Festivalbar. Il retro del 45 giri era Spezzacuori, dal repertorio di Massimo Bubola.
Nel 1987 è ancora a Sanremo con E non si finisce mai, tratto dall'album Velluti e carte vetrate; in estate presenta a Riva Del Garda il brano Cercarti,una delle sue interpretazioni più intense. Questo secondo estratto dall'album dell'87 è stato scritto, come il brano sanremese, per la musica da Piero Cassano e per il testo da Adelio Cogliati.
Nel 1989 partecipa per l'ultima volta al Festival di Sanremo con Il cuore delle donne, pubblicando l'omonimo album.
Il 7 dicembre 1989 a Tempio Pausania, Dori sposa Fabrizio De André dopo sedici anni di convivenza.
Il ritiro dalle scene e la Fondazione De André
Nel 1990 deve interrompere la sua carriera artistica a causa di un problema alle corde vocali, e decide di abbandonare le scene. Nel 2005, intervistata da Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, la cantante ha dichiarato, inoltre, la sua forte paura delle esibizioni in pubblico.
Tuttavia, fa alcune eccezioni: prima accettando, nel 1992, il ruolo di corista nel tour di De André Uomini e donne e successivamente collabora ancora con il marito nell'album Anime salve (1996): la si può sentire nella coda del brano Khorakanè, e insieme alla figlia Luvi nei cori di altri due brani: Dolcenera e A cumba.
Un'altra eccezione Dori la farà nel 2002 cantando il brano Il suonatore Jones per Fernanda Pivano, inserito nel documentario A farewell to Beat dedicato alla scrittrice, prodotto da Fandango e diretto da Luca Facchini. Nel 2008 Fiorello la ospita in una puntata della trasmissione radiofonica Viva Radio 2, dove ha ricantato dopo tanti anni i suoi due più grandi successi Un corpo e un'anima e Margherita non lo sa.
L'11 gennaio 1999 muore il marito Fabrizio De André. Dopo la scomparsa, Dori si è dedicata alla tutela e all'amministrazione del patrimonio artistico del cantautore e, attraverso la Fondazione Fabrizio De André Onlus a lui dedicata coadiuvata dal Centro Interdipartimentale di Studi Fabrizio De André presso l'Università di Siena, a una sempre più vasta partecipazione del pubblico, promuovono eventi e iniziative con una particolare attenzione al rispetto filologico della sua arte.
Wess
Il 21 settembre 2009 muore in USA il suo partner musicale degli esordi, Wesley Johnson, conosciuto come Wess, per una crisi asmatica.
In un'intervista rilasciata subito dopo la notizia della morte di Wess la cantante dice: "Ricordo il periodo insieme come uno dei più belli e divertenti del mio lavoro. Era una persona squisita, un artista e un bassista forse neppure conscio delle sue grandi possibilità. Se posso definirmi una professionista lo devo a lui; da lui ho imparato il mestiere, lui era l'artista io la corista".
In un'intervista rilasciata subito dopo la notizia della morte di Wess la cantante dice: "Ricordo il periodo insieme come uno dei più belli e divertenti del mio lavoro. Era una persona squisita, un artista e un bassista forse neppure conscio delle sue grandi possibilità. Se posso definirmi una professionista lo devo a lui; da lui ho imparato il mestiere, lui era l'artista io la corista".
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