è un attore, regista e sceneggiatore italiano. A livello internazionale è conosciuto per il ruolo del commissario di Polizia Corrado Cattani interpretato nella serie TV La Piovra.
Michele è il terzogenito di otto figli (in ordine di nascita): Enzo (che segue la carriera legale), Rita, Michele, Gerardo (attore), Donato, Alessandro, Virginia ed Anna Maria. Suo padre Beniamino (cugino dell'omonimo giornalista) è originario di Rionero in Vulture (PZ) mentre sua madre Maria Iazzetti proviene da Ascoli Satriano. Dalla parte paterna, Michele è discendente del famoso brigante lucano Carmine Crocco. L'attore ha tre zii, padre Alessandro dell'Ordine Redentorista, Cosimo (maestro elementare) ed Antonio (commerciante di tessuti), tutti di parte materna.
Giovanissimo si trasferì a Roma ed entrò in Polizia. Intrapresi gli studi teatrali presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, lasciò la divisa e debuttò a teatro nel 1970 col regista Luca Ronconi, nella trasposizione dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Dopo la partecipazione televisiva ne Il Picciotto (1973), nel 1974 entrò anche nel mondo del cinema, interpretando accanto a Ugo Tognazzi e Ornella Muti Romanzo popolare di Mario Monicelli, e accanto a Laura Antonelli Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini; due anni dopo seguì Marcia trionfale di Marco Bellocchio.
Nel 1983 interpretò il commissario di Polizia Corrado Cattani nel telefilm La Piovra di Damiano Damiani. Questo personaggio, che compare fino al quarto capitolo della serie televisiva, lo rese famoso e ne rinverdì la popolarità, sebbene egli avesse già dato prova di buone capacità recitative in ruoli drammatici praticamente sconosciuti, come nel caso del film dello stesso Damiani Un uomo in ginocchio, al fianco di Giuliano Gemma nel 1979. Film quest'ultimo, precursore dell'epopea televisiva dei successivi anni.
Nuova popolarità gli viene nel 1989, anno in cui Placido interpreta l'eroico insegnante protagonista di Mery per sempre, di Marco Risi. Sarà lui ad interpretare poi Giovanni Falcone, magistrato ucciso dalla mafia nella strage di Capaci, nell'omonimo film di Giuseppe Ferrara. Negli anni novanta ha interpretato anche Lamerica (1994) di Gianni Amelio, Padre e figlio (1994) di Pasquale Pozzessere, La lupa (1996) di Gabriele Lavia, Un uomo perbene (1999) di Maurizio Zaccaro e Liberate i pesci (1999) di Cristina Comencini. Tra le sue ultime prove d'attore, L'odore del sangue (2004) di Mario Martone, Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi, Le rose del deserto di Mario Monicelli, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e Il caimano di Nanni Moretti (2006), Piano, solo di Riccardo Milani, 2061 - Un anno eccezionale di Carlo Vanzina e SoloMetro di Marco Cucurnia (2007), Il sangue dei vinti di Soavi (2008), Baarìa di Tornatore (2009), Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso di Giovanni Veronesi (2010).
Nel 1990 presenta al Festival di Cannes la sua prima opera come regista, Pummarò, sul problema degli extra-comunitari. Seguono Le amiche del cuore (1992), Un eroe borghese (1995), Del perduto amore (1998), Un viaggio chiamato amore (2002), il fallimentare Ovunque sei (2004), Romanzo criminale (2005), storia della banda della Magliana tratta dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo (che, come Placido, fa un cameo nel film), grande successo in Italia e ottimamente accolto anche alla Berlinale 2006, Il grande sogno (2009), film sul '68 presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, e Vallanzasca - Gli angeli del male (2011), sulla storia del brigante Renato Vallanzasca.
Il 18 febbraio 2011 ha duettato con Al Bano al Festival di Sanremo 2011 con il brano Amanda è libera.
Il 20 aprile 2011 riceve dal Foggia Film Festival il Premio per i 40 anni di carriera.
Giovanissimo si trasferì a Roma ed entrò in Polizia. Intrapresi gli studi teatrali presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, lasciò la divisa e debuttò a teatro nel 1970 col regista Luca Ronconi, nella trasposizione dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Dopo la partecipazione televisiva ne Il Picciotto (1973), nel 1974 entrò anche nel mondo del cinema, interpretando accanto a Ugo Tognazzi e Ornella Muti Romanzo popolare di Mario Monicelli, e accanto a Laura Antonelli Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini; due anni dopo seguì Marcia trionfale di Marco Bellocchio.
Nel 1983 interpretò il commissario di Polizia Corrado Cattani nel telefilm La Piovra di Damiano Damiani. Questo personaggio, che compare fino al quarto capitolo della serie televisiva, lo rese famoso e ne rinverdì la popolarità, sebbene egli avesse già dato prova di buone capacità recitative in ruoli drammatici praticamente sconosciuti, come nel caso del film dello stesso Damiani Un uomo in ginocchio, al fianco di Giuliano Gemma nel 1979. Film quest'ultimo, precursore dell'epopea televisiva dei successivi anni.
Nuova popolarità gli viene nel 1989, anno in cui Placido interpreta l'eroico insegnante protagonista di Mery per sempre, di Marco Risi. Sarà lui ad interpretare poi Giovanni Falcone, magistrato ucciso dalla mafia nella strage di Capaci, nell'omonimo film di Giuseppe Ferrara. Negli anni novanta ha interpretato anche Lamerica (1994) di Gianni Amelio, Padre e figlio (1994) di Pasquale Pozzessere, La lupa (1996) di Gabriele Lavia, Un uomo perbene (1999) di Maurizio Zaccaro e Liberate i pesci (1999) di Cristina Comencini. Tra le sue ultime prove d'attore, L'odore del sangue (2004) di Mario Martone, Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi, Le rose del deserto di Mario Monicelli, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e Il caimano di Nanni Moretti (2006), Piano, solo di Riccardo Milani, 2061 - Un anno eccezionale di Carlo Vanzina e SoloMetro di Marco Cucurnia (2007), Il sangue dei vinti di Soavi (2008), Baarìa di Tornatore (2009), Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso di Giovanni Veronesi (2010).
Nel 1990 presenta al Festival di Cannes la sua prima opera come regista, Pummarò, sul problema degli extra-comunitari. Seguono Le amiche del cuore (1992), Un eroe borghese (1995), Del perduto amore (1998), Un viaggio chiamato amore (2002), il fallimentare Ovunque sei (2004), Romanzo criminale (2005), storia della banda della Magliana tratta dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo (che, come Placido, fa un cameo nel film), grande successo in Italia e ottimamente accolto anche alla Berlinale 2006, Il grande sogno (2009), film sul '68 presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, e Vallanzasca - Gli angeli del male (2011), sulla storia del brigante Renato Vallanzasca.
Il 18 febbraio 2011 ha duettato con Al Bano al Festival di Sanremo 2011 con il brano Amanda è libera.
Il 20 aprile 2011 riceve dal Foggia Film Festival il Premio per i 40 anni di carriera.
Progetti futuri
Nel gennaio 2009, Placido annunciò che si sarebbe dedicato in futuro a un film provvisoriamente intitolato Mariangela, titolo che omaggia il ritorno al cinema di Mariangela Melato. Scritto con la collaborazione di Linda Ferri, la trama ruoterà attorno una madre che cerca di evitare il discorso della sua incombente morte a causa di malattia alle sue figlie.
Dopo l'uscita del film dedicato a Renato Vallanzasca, Placido si metterà a lavoro su un thriller dell'orrore intitolato Miserere che girerà in Francia con una spesa di 15ml €. La sceneggiatura è basata su un libro di Grangé Jean-Christophe. Ambientato interamente a Parigi, la trama ruota attorno a due agenti di polizia che indagano su una serie di delitti efferati in ambienti ecclesiastici riconducibili al mondo del passato nazismo e del franchismo cileno.
Tra gli altri progetti per l'avvenire, il regista si è detto speranzoso di dirigere un film ispirato alle vicende della loggia massonica P2, che a suo dire sarebbe «la chiave di tutti i misteri del nostro Paese negli ultimi trent'anni». Anni prima, Placido lavorò a Un eroe borghese, per il quale richiese, ma non ottenne, la lista dei nomi degli aderenti alla P2 da mostrare durante i titoli di coda.
Dopo l'uscita del film dedicato a Renato Vallanzasca, Placido si metterà a lavoro su un thriller dell'orrore intitolato Miserere che girerà in Francia con una spesa di 15ml €. La sceneggiatura è basata su un libro di Grangé Jean-Christophe. Ambientato interamente a Parigi, la trama ruota attorno a due agenti di polizia che indagano su una serie di delitti efferati in ambienti ecclesiastici riconducibili al mondo del passato nazismo e del franchismo cileno.
Tra gli altri progetti per l'avvenire, il regista si è detto speranzoso di dirigere un film ispirato alle vicende della loggia massonica P2, che a suo dire sarebbe «la chiave di tutti i misteri del nostro Paese negli ultimi trent'anni». Anni prima, Placido lavorò a Un eroe borghese, per il quale richiese, ma non ottenne, la lista dei nomi degli aderenti alla P2 da mostrare durante i titoli di coda.
Vita privata
Michele Placido ha cinque figli. Con l'ex moglie Simonetta Stefanelli, dalla quale ha divorziato nel 1994, ha avuto nel 1976 Violante, attrice e cantante, nel 1990 Michelangelo e nel 1991 Brenno Marco, attore, noto con lo pseudonimo di Marco Brenno. Nel 1988 ha avuto un figlio da un legame extraconiugale, Inigo, con Virginie Alexandre. Dall'attuale compagna Federica Vincenti, originaria di Parabita, ha avuto, nel 2006, Gabriele.
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