E’ difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei sola al mondo che sa, del mio cuore,
Tu sei sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile
Sei insostituibile
Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo.
E non voglio esser solo.
Ho un’infinita fame d’amore,
dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso alto,
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso alto,
irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo:
Sopravviviamo:
ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
Solo poche notti fa, ascoltando come sempre la mia carissima radio, ho scoperto che, "Che cosa sono le nuvole" di Modugno, è di Pasolini.
RispondiEliminaFortunatamente, alla bellezza in ogni sua forma, non c'è limite.