«Una donna di grande sensibilità, ritratta finalmente in un contesto privato, lontana dai riflettori del mondo sociale e politico». Con queste parole, Stefania Rocca descrive Edda Ciano Mussolini, la figlia prediletta del duce, che lei stessa ha interpretato nel film tv Edda Ciano e il comunista, in programma domenica nel prime time di Raiuno. La fiction, tratta dall'omonimo libro pubblicato nel 2009 dal giornalista Marcello Sorgi, è ambientata nel 1946 e racconta l'amore tra Edda e Leonida Bongiorno, ex partigiano e capo del Pci di Lipari. Una passione sbocciata a pochi mesi dall'uccisione del padre Benito Mussolini e a un anno da quella del marito Galeazzo Ciano: Edda era stata esiliata dalla Svizzera, dove si era rifugiata con i suoi figli, e condannata a due anni di confino alle Eolie. Una vicenda documentata, che rivivrà proprio grazie alla Rocca, che torna in tv dopo un'assenza dovuta alla nascita del suo secondo figlio, e ad Alessandro Preziosi, nei panni di Leonida. L'attrice torinese, popolarissima anche per aver interpretato la protagonista femminile di Tutti pazzi per amore, è rimasta folgorata dal lato più romantico e sconosciuto della figlia del Duce.
Signora Rocca conosceva già la vicenda?
Sì, avevo letto il libro di Marcello Sorgi e la figura di Edda Ciano, fin da subito, mi aveva interessato e appassionato, prima che mi venisse affidata la parte, avevo già tentato io stessa, senza successo, di acquistare i diritti dell'opera. Poi, la sceneggiatura del film ha confermato la mia prima impressione.
Cosa l'ha colpita di Edda?
Aldilà del personaggio social-politico che tutti in passato hanno descritto, Edda era una donna anticonformista, un po' provocatrice o, come la chiamavano in famiglia, una “cavallina matta”, aveva una grandissima sensibilità. Questo lato emerge con chiarezza nell'appassionata storia d'amore con Leonida: nella fiction, infatti, la figlia del duce viene finalmente ritratta nella sua privacy, lontana dalla politica. Edda è un personaggio complesso, forte, passionale, ma molto fragile.
Difficile interpretare una figura femminile tanto conosciuta e controversa?
Ho letto numerosi libri su di lei e con il regista Graziano Diana, ho guardato vari documentari, che mi hanno aiutato a entrare nella parte. Quando eravamo sul set, però, ho cercato di dare la mia interpretazione di Edda, rappresentando una donna che ha avuto il coraggio di ricomporsi, di ricostruirsi.
Dal film quale immagine emerge della figlia del duce?
È difficile dirlo a priori. Lascerei al pubblico la piena libertà di farsi un'opinione sulla fiction e su Edda. La mia, ripeto, è assolutamente positiva.
Questa fiction segna il suo ritorno in tv. Quali sono i suoi progetti?
Sto valutando alcune proposte, il pubblico mi rivedrà presto...
Marco Castelli
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