4.3.11

Agostina Belli




pseudonimo di Maria Agostina Magnoni, è un'attrice italiana
Figlia di Domenico Magnoni, artigiano, e di Adele Margherita Dossena (titolare di una pensione in Via Copernico, nei pressi della Stazione Centrale di Milano, che sarà vittima di un delitto insoluto), lavora come segretaria alla Rinascente di Milano ed interpreta per gioco la parte di un ostaggio in Banditi a Milano di Carlo Lizzani nel 1968.
Trasferitasi a Roma, partecipa a una sterminata serie di commedie, musicarelli e thriller tra cui i cult Giornata Nera per l'Ariete con Franco Nero e Barbablù (1972) con Richard Burton.
La sua bellezza semplice e luminosa la rende una sex symbol degli anni settanta, tanto che i press agent cominciano a incitare una rivalità con Laura Antonelli. Agostina riesce a farsi notare per il ruolo della moglie di Giancarlo Giannini in Mimì Metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmüller, anche se sono i più popolari L'ultima neve di primavera di Raimondo Del Balzo e Sepolta viva di Aldo Lado a imporla al grande pubblico e farle conoscere il futuro compagno, l'attore Fred Robsahm, cognato di Ugo Tognazzi.
Nel 1974 è Sara in Profumo di donna di Dino Risi, il ruolo della sua vita, anche se ammetterà che il rapporto con Vittorio Gassman non fu facile. Un sequel, ideato dalla Belli, non si farà mai.

Il successo
Ormai famosa, la Belli viene chiamata per parti più importanti ma non vuole slegarsi dal cinema prettamente commerciale. Nel frattempo, infatti, continua a frequentare la commedia erotica all'italiana, talora ambiziosa come ne Il piatto piange di Paolo Nuzzi, tratto da Piero Chiara, per il quale vince un Globo d'Oro, altre volte trascurabile come Due cuori, una cappella con Renato Pozzetto e Virilità di Paolo Cavara.
Risi la vuole ancora per Telefoni Bianchi, che le vale il David di Donatello speciale. Il film viene accolto freddamente in Italia ma ha grande successo in Francia, dove la Belli viene subito chiamata per affiancare Philippe Noiret in Giochi di Fuoco.
Sul finire degli anni settanta, la Belli è un'attrice perfetta per le coproduzioni internazionali come Holocaust 2000 con Kirk Douglas, Il Genio con Yves Montand, Doppio delitto con Marcello Mastroianni e Peter Ustinov, Un Taxi color Malva con Fred Astaire, Charlotte Rampling e ancora Ustinov e nel 1978, Enfantasme di Sergio Gobbi un inquietante dramma che segna il suo abbandono dalla scene per alcuni anni.

Il ritiro
Quando torna sul set, sono gli anni ottanta, il cinema è cambiato e dividersi, come aveva sempre fatto, tra film di cassetta come Vai avanti tu che mi vien da ridere con Lino Banfi e altri più ambiziosi come La Guerrigliera di Pierre Kast non l'aiutano a risollevarsi. Nel 1996 decide di ritirarsi dalle scene.
Nel 2006, dopo un lungo silenzio, interrotto solo da qualche dimenticabile fiction televisiva, la Belli torna sulle scene con il film Uno su due di Eugenio Cappuccio, con Fabio Volo. Nel 2007 viene presentato al festival di Venezia Natural Born Star un commovente documentario di Even Benestad, ispirato al periodo d'oro e al declino dell'ex compagno Fred Robsahm.
Come dimostrano film come Conviene far bene l'amore e Cara Sposa, oltre alla bellezza, Agostina Belli possiede una vis comica notevole, mai veramente sfruttata dal cinema italiano.

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