« Black men gotta lot of problems / but they don't mind throwing a brick / white people go to school / where they teach you how to be thick / an'everybody's doing / just what they're told to / an'nobody wants / to go to jail! »
(The Clash - White Riot - The Clash)
I Clash sono uno dei più importanti gruppi di musica punk rock britannici. Attivi dal 1976 al 1986, furono uno dei gruppi più acclamati dalla critica del periodo.
I Clash erano famosi per la loro varietà musicale (nel loro repertorio trovano posto reggae, dub, rap, rockabilly e altri generi), per la sofisticatezza lirica e politica che li distingueva dalla maggior parte dei loro colleghi appartenenti al movimento punk e per le loro esibizioni dal vivo particolarmente intense. Inseriti al trentesimo posto nella classifica degli artisti immortali stilata dalla rivista Rolling Stone, i Clash sono anche noti come The Only Band That Matters (l'unico gruppo che conti).
(The Clash - White Riot - The Clash)
I Clash sono uno dei più importanti gruppi di musica punk rock britannici. Attivi dal 1976 al 1986, furono uno dei gruppi più acclamati dalla critica del periodo.
I Clash erano famosi per la loro varietà musicale (nel loro repertorio trovano posto reggae, dub, rap, rockabilly e altri generi), per la sofisticatezza lirica e politica che li distingueva dalla maggior parte dei loro colleghi appartenenti al movimento punk e per le loro esibizioni dal vivo particolarmente intense. Inseriti al trentesimo posto nella classifica degli artisti immortali stilata dalla rivista Rolling Stone, i Clash sono anche noti come The Only Band That Matters (l'unico gruppo che conti).
I Clash si formano a Londra nel 1976, durante la prima ondata del punk britannico. Mick Jones dall'età di dodici anni strimpella una chitarra e ascolta New York Dolls e Mott the Hoople grazie ai dischi di vinile che sua mamma gli spediva regolarmente dall'America, dove era scappata insieme a un soldato statunitense; più avanti forma un gruppo, i London SS, nel quale transiteranno personaggi che saranno in prima fila nel punk inglese quali Brian James, Rat Scabies (in seguito entrambi nei Damned) e Tony James (Generation X).
Conosce Bernard Rhodes (Bernie), che in breve diventa il manager dei London SS. L'apporto di Bernie al gruppo si rivela fondamentale nelle scelte iniziali e per il grande contributo stilistico.
Contemporaneamente un ragazzo dal look originale fa un provino come cantante: si tratta di Paul Simonon. Paul rappresenta il classico "rude boy", fascinoso ma con nessuna esperienza musicale. Bernie, un giorno, lo vide entrare in sala prove: un ragazzo alto, biondo, con l'espressione da duro era perfetto per il gruppo. Sarà proprio Jones ad impartirgli lezioni di basso, dopo alcuni disastrosi tentativi con la chitarra. Il gruppo è formato da Jones alla chitarra, Simonon al basso, Keith Levene alla chitarra.
Come cantante, guidati dal manager Bernie, i quattro reclutarono Joe Strummer dai 101'ers ("Tu vai bene", gli dissero, "ma il tuo gruppo fa schifo". Si racconta che Rhodes diede a Strummer 48 ore di tempo per firmare, ma lo richiamò per avere una risposta in 24 ore). Joe Strummer (letteralmente "Joe lo strimpellatore"), nato ad Ankara da buona famiglia a differenza dei soci. Si racconta che Joe stava camminando per strada quando Mick e Paul gli vennero incontro e Mick lo apostrofò in modo poco ortodosso, per il suo essere borghese. Joe rimase colpito dal ragazzo rude e quando scoprì che suonava nel gruppo in cui era stato chiamato si affrettò a contattare Bernie. Joe era dotato di una voce roca e graffiante e un'ottima capacità di scrivere testi. Saranno queste doti, tra le altre, a caratterizzare lo stile inconfondibile dei Clash ed a conferirgli il successo raggiunto.
I ragazzi erano installati in un edificio abbandonato, adibito a sala prove, il Rehearsal Rehearsals, che divenne la base operativa del gruppo. Alla batteria venne chiamato Terry Chimes.
Fu cosi che i Clash - nome pensato da Simonon dopo aver notato che il termine ricorreva in tutti i giornali - ebbero inizio.
Il loro primo concerto fu il 4 giugno del 1976 al Black Swan di Sheffield come spalla dei Sex Pistols. Il concerto si rivela un mezzo insuccesso, ma i Clash sfornano pezzi che diventeranno veri e propri "anthem" come Janie Jones, London' s Burning, 1977. È celebre la frase di Strummer: "Valgono più due minuti di Johnny Rotten che due ore di 101' ers". Da qui inizia la stagione d'oro del gruppo londinese, a cominciare dall'enorme successo ottenuto durante il "Punk Rock Festival" tenutosi a Londra nel settembre dello stesso anno e che, tra l'altro, fu affrontato per la prima volta senza l'originario chitarrista Keith Levene il quale, lasciati i Clash, formerà più avanti i Public Image Limited, il gruppo post-punk di Johnny Rotten.
Una prima esperienza in studio di registrazione fu con il promettente Guy Stevens per un demo con l'etichetta Polydor, ma le registrazioni, risalenti al novembre 1976, non furono convincenti e vennero accantonate. Nel frattempo Terry Chimes lascia, riappare solo per le registrazioni del primo album, e come sostituto temporaneo viene ingaggiato Rob Harper.
Nel dicembre del 1976 i Clash si unirono ai Sex Pistols e The Damned per il disastroso "Anarchy Tour", un continuo di date annullate, con solo sette concerti effettivamente eseguiti, a causa della bestemmia di un membro dei Sex Pistols in diretta Tv.
I Clash legavano la loro identità alla condizione giovanile proletaria inglese, invocavano una presa di coscienza dei kids, pretendevano il riscatto delle nuove generazioni, denunciavano il vuoto e le sofferenze nelle quali erano costretti a vivere. I loro messaggi erano diretti ed in fondo anche positivi nella loro rabbia, a differenza del nichilismo senza via d'uscita espresso dai Pistols.
Conosce Bernard Rhodes (Bernie), che in breve diventa il manager dei London SS. L'apporto di Bernie al gruppo si rivela fondamentale nelle scelte iniziali e per il grande contributo stilistico.
Contemporaneamente un ragazzo dal look originale fa un provino come cantante: si tratta di Paul Simonon. Paul rappresenta il classico "rude boy", fascinoso ma con nessuna esperienza musicale. Bernie, un giorno, lo vide entrare in sala prove: un ragazzo alto, biondo, con l'espressione da duro era perfetto per il gruppo. Sarà proprio Jones ad impartirgli lezioni di basso, dopo alcuni disastrosi tentativi con la chitarra. Il gruppo è formato da Jones alla chitarra, Simonon al basso, Keith Levene alla chitarra.
Come cantante, guidati dal manager Bernie, i quattro reclutarono Joe Strummer dai 101'ers ("Tu vai bene", gli dissero, "ma il tuo gruppo fa schifo". Si racconta che Rhodes diede a Strummer 48 ore di tempo per firmare, ma lo richiamò per avere una risposta in 24 ore). Joe Strummer (letteralmente "Joe lo strimpellatore"), nato ad Ankara da buona famiglia a differenza dei soci. Si racconta che Joe stava camminando per strada quando Mick e Paul gli vennero incontro e Mick lo apostrofò in modo poco ortodosso, per il suo essere borghese. Joe rimase colpito dal ragazzo rude e quando scoprì che suonava nel gruppo in cui era stato chiamato si affrettò a contattare Bernie. Joe era dotato di una voce roca e graffiante e un'ottima capacità di scrivere testi. Saranno queste doti, tra le altre, a caratterizzare lo stile inconfondibile dei Clash ed a conferirgli il successo raggiunto.
I ragazzi erano installati in un edificio abbandonato, adibito a sala prove, il Rehearsal Rehearsals, che divenne la base operativa del gruppo. Alla batteria venne chiamato Terry Chimes.
Fu cosi che i Clash - nome pensato da Simonon dopo aver notato che il termine ricorreva in tutti i giornali - ebbero inizio.
Il loro primo concerto fu il 4 giugno del 1976 al Black Swan di Sheffield come spalla dei Sex Pistols. Il concerto si rivela un mezzo insuccesso, ma i Clash sfornano pezzi che diventeranno veri e propri "anthem" come Janie Jones, London' s Burning, 1977. È celebre la frase di Strummer: "Valgono più due minuti di Johnny Rotten che due ore di 101' ers". Da qui inizia la stagione d'oro del gruppo londinese, a cominciare dall'enorme successo ottenuto durante il "Punk Rock Festival" tenutosi a Londra nel settembre dello stesso anno e che, tra l'altro, fu affrontato per la prima volta senza l'originario chitarrista Keith Levene il quale, lasciati i Clash, formerà più avanti i Public Image Limited, il gruppo post-punk di Johnny Rotten.
Una prima esperienza in studio di registrazione fu con il promettente Guy Stevens per un demo con l'etichetta Polydor, ma le registrazioni, risalenti al novembre 1976, non furono convincenti e vennero accantonate. Nel frattempo Terry Chimes lascia, riappare solo per le registrazioni del primo album, e come sostituto temporaneo viene ingaggiato Rob Harper.
Nel dicembre del 1976 i Clash si unirono ai Sex Pistols e The Damned per il disastroso "Anarchy Tour", un continuo di date annullate, con solo sette concerti effettivamente eseguiti, a causa della bestemmia di un membro dei Sex Pistols in diretta Tv.
I Clash legavano la loro identità alla condizione giovanile proletaria inglese, invocavano una presa di coscienza dei kids, pretendevano il riscatto delle nuove generazioni, denunciavano il vuoto e le sofferenze nelle quali erano costretti a vivere. I loro messaggi erano diretti ed in fondo anche positivi nella loro rabbia, a differenza del nichilismo senza via d'uscita espresso dai Pistols.
Nel 1977 Strummer e Jones pongono le basi per la realizzazione del primo disco del gruppo, componendo tra gli altri pezzi come "What's My Name", prima canzone del gruppo, 48 Hours e I'm So Bored with the U.S.A., quest'ultimo intitolato originariamente "I'm So Bored with You". Il titolo ed il testo verranno modificati quando Strummer durante le prove in studio, cambiò la parola "You" in "USA", e di conseguenza anche il testo (che parlava di una storia sentimentale di Mick Jones) venne rivoluzionato, divenendo un attacco diretto al tentativo di "americanizzazione culturale" dell'Inghilterra.
Nel gennaio dello stesso anno il gruppo firmò un contratto con la CBS Records per la cifra di 100.000 sterline. Richiamato Terry Chimes per le registrazioni, i Clash si fanno produrre dal tecnico del suono per i loro concerti, Mickey Foote. Pubblicarono il loro primo singolo discografico (White Riot, marzo 1977) e il loro primo album discografico (The Clash, aprile 1977), ottenendo un successo considerevole nel Regno Unito, anche se la CBS inizialmente rifiutò di pubblicare l'album negli USA, sostenendo che il suono era troppo rozzo. La CBS fu spesso scorretta con il gruppo, a cominciare dalla pubblicazione del singolo Remote Control senza autorizzazione; le scorrettezze, frequenti da parte delle etichette discografiche, furono poi criticate nella canzone Complete Control. Quest'ultima venne scritta da Strummer, che si riferiva alla frase più volte utilizzata dal loro manager Bernie Rhodes, in riferimento al controllo delle case discografiche sulla musica.
Solo dopo due anni di successi nelle vendite del disco di importazione inglese, verrà pubblicata negli USA una versione modificata del loro primo album (le copertine erano verdi con un'immagine stilizzata, nella copia inglese la scritta "The Clash" era in basso, nella versione americana in alto). Inoltre nella versione americana il singolo "I'm So Bored With The U.S.A. fu censurato. L'album, dal suono ruvido e dai testi rabbiosi e politicizzati, è rimasto tra i classici del punk rock.
A seguito della pubblicazione del loro primo album, i Clash sono nuovamente senza batterista e dopo alcuni provini ingaggiano Nick "Topper" Headon. Headon, che possedeva un notevole talento musicale, pensava di restare per un breve periodo. Rimase invece coi Clash fino alla fine del 1982, essendo presente per gran parte della carriera della band e soprattutto in quella di maggior successo.
« Il giorno del provino mi hanno chiesto quali erano i miei batteristi preferiti e io ho risposto: Buddy Rich e Billy Cobham. Era la risposta sbagliata e ho rischiato l'esclusione, ma alla fine hanno scelto me. »
(Topper Headon)
A maggio del 1977 (con la formazione ormai stabilizzata dopo l'arrivo di Headon) prese il via il White Riot Tour, con i Buzzcocks e i Jam tra i gruppi di supporto. Il tour oltre ad Inghilterra ed Irlanda, tocca anche Svezia, Francia e Germania.
All'inizio i Clash si fecero notare per il loro evidente aspetto di sinistra e gli abiti su cui campeggiavano slogan rivoluzionari (Sten Guns in Knightsbridge, Under Heavy Manners). Nel corso del 1977, Joe Strummer e Mick Jones fecero dentro e fuori dal carcere per un numero di crimini minori che andavano dal vandalismo, al furto di una federa, al consumo di marijuana, mentre Simonon e Headon vennero arrestati per aver sparato a dei piccioni con un fucile ad aria compressa. Strummer verrà arrestato anche per aver tracciato la scritta "The Clash" con una bomboletta spray su un muro a Camden Town.
Solo dopo due anni di successi nelle vendite del disco di importazione inglese, verrà pubblicata negli USA una versione modificata del loro primo album (le copertine erano verdi con un'immagine stilizzata, nella copia inglese la scritta "The Clash" era in basso, nella versione americana in alto). Inoltre nella versione americana il singolo "I'm So Bored With The U.S.A. fu censurato. L'album, dal suono ruvido e dai testi rabbiosi e politicizzati, è rimasto tra i classici del punk rock.
A seguito della pubblicazione del loro primo album, i Clash sono nuovamente senza batterista e dopo alcuni provini ingaggiano Nick "Topper" Headon. Headon, che possedeva un notevole talento musicale, pensava di restare per un breve periodo. Rimase invece coi Clash fino alla fine del 1982, essendo presente per gran parte della carriera della band e soprattutto in quella di maggior successo.
« Il giorno del provino mi hanno chiesto quali erano i miei batteristi preferiti e io ho risposto: Buddy Rich e Billy Cobham. Era la risposta sbagliata e ho rischiato l'esclusione, ma alla fine hanno scelto me. »
(Topper Headon)
A maggio del 1977 (con la formazione ormai stabilizzata dopo l'arrivo di Headon) prese il via il White Riot Tour, con i Buzzcocks e i Jam tra i gruppi di supporto. Il tour oltre ad Inghilterra ed Irlanda, tocca anche Svezia, Francia e Germania.
All'inizio i Clash si fecero notare per il loro evidente aspetto di sinistra e gli abiti su cui campeggiavano slogan rivoluzionari (Sten Guns in Knightsbridge, Under Heavy Manners). Nel corso del 1977, Joe Strummer e Mick Jones fecero dentro e fuori dal carcere per un numero di crimini minori che andavano dal vandalismo, al furto di una federa, al consumo di marijuana, mentre Simonon e Headon vennero arrestati per aver sparato a dei piccioni con un fucile ad aria compressa. Strummer verrà arrestato anche per aver tracciato la scritta "The Clash" con una bomboletta spray su un muro a Camden Town.
Give 'Em Enough Rope
Nel gennaio 1978, Jones e Strummer decidono di compiere un viaggio in Giamaica, per approfondire la conoscenza della cultura rasta: il gruppo all'epoca ascoltava molta musica reggae. Il viaggio, che li porta a toccare tutta la povertà e l'ostilità verso i bianchi presente nell'isola, porterà alla creazione di diversi pezzi influenzati dal reggae, tra i quali (White Man) in Hammersmith Palais e Safe European Home, quest'ultima composta al Pegasus Hotel di Kingston. Al rientro dalla Giamaica, Joe Strummer contrarrà l'epatite, e dopo una lunga degenza, tornerà insieme al gruppo, che nel frattempo si troverà a dover far fronte alle sempre più pressanti richieste della CBS, che richiede al gruppo un suono più pulito per il lancio sul mercato statunitense. Segue quindi un periodo di tensione tra il gruppo (che non vuole scendere a patti con nessuno, neanche con Rhodes) e la casa discografica.
Nonostante le tensioni, le registrazioni del loro secondo album, Give 'Em Enough Rope, prodotto da Sandy Pearlman, iniziano nell'aprile 1978. Give 'Em Enough Rope sarà anche il primo album in cui Topper Headon compare in tutte le tracce. Pearlman era impressionato dall'abilità e dalla precisione di Headon e lo soprannominò "The Human Drum Machine" ("la batteria umana").A tal proposito si può citare un episodio in cui Pearlman chiese a Topper di suonare la parte del rullante di "Tommy Gun" al contrario, cosa che riuscì a fare al secondo tentativo.Secondo Pearlman era qualcosa di inconcepibile per qualsiasi batterista e si potrebbe ottenere lo stesso effetto solo con la tecnologia attuale. Le registrazioni dell'album verranno interrotte dal tour inglese Out on Parole Tour, con gruppi di supporto come The Specials e Suicide. Give 'Em Enough Rope verrà infine pubblicato nel novembre 1978 e debutterà al numero due della classifica britannica, ma non riuscirà ad entrare nei primi 100 nel mercato statunitense, il più grande mercato musicale del mondo.
Dopo le registrazioni, a New York, i rapporti con il manager Bernie sono ormai deteriorati e nell'ottobre del 1978 i Clash licenziano il loro manager (con cui ebbero strascichi legali), alla vigilia di un grande tour negli Stati Uniti, perdendo anche la loro base di riferimento, i Rehearsals. Il rapporto con Bernie Rhodes fu caratterizzato da molta ammirazione ma anche da frequenti contrasti: la gestione del gruppo venne addirittura definita "stalinista" da Joe Strummer, a causa delle decisioni prese senza consultarli e delle pretese di controllo sui Clash.
Give 'Em Enough Rope fu il primo album dei Clash ad essere pubblicato da un'etichetta statunitense (anche se l'edizione britannica del primo album fu un bestseller d'importazione negli USA), e per promuoverlo i Clash si imbarcarono nel loro primo tour statunitense all'inizio del 1979, insieme a Barry Scratchy Myers, tour che si rivelò un grande successo. Il loro primo album non ebbe una pubblicazione ufficiale negli USA fino al luglio 1979, e comunque uscì in forma drasticamente rivista rispetto alla versione pubblicata altrove. Questo comprendeva una versione ruggente di I Fought the Law di Sonny Curtis, ripresa dalla versione di Bobby Fuller (in origine presente sul loro primo EP The Cost of Living).
Nonostante le tensioni, le registrazioni del loro secondo album, Give 'Em Enough Rope, prodotto da Sandy Pearlman, iniziano nell'aprile 1978. Give 'Em Enough Rope sarà anche il primo album in cui Topper Headon compare in tutte le tracce. Pearlman era impressionato dall'abilità e dalla precisione di Headon e lo soprannominò "The Human Drum Machine" ("la batteria umana").A tal proposito si può citare un episodio in cui Pearlman chiese a Topper di suonare la parte del rullante di "Tommy Gun" al contrario, cosa che riuscì a fare al secondo tentativo.Secondo Pearlman era qualcosa di inconcepibile per qualsiasi batterista e si potrebbe ottenere lo stesso effetto solo con la tecnologia attuale. Le registrazioni dell'album verranno interrotte dal tour inglese Out on Parole Tour, con gruppi di supporto come The Specials e Suicide. Give 'Em Enough Rope verrà infine pubblicato nel novembre 1978 e debutterà al numero due della classifica britannica, ma non riuscirà ad entrare nei primi 100 nel mercato statunitense, il più grande mercato musicale del mondo.
Dopo le registrazioni, a New York, i rapporti con il manager Bernie sono ormai deteriorati e nell'ottobre del 1978 i Clash licenziano il loro manager (con cui ebbero strascichi legali), alla vigilia di un grande tour negli Stati Uniti, perdendo anche la loro base di riferimento, i Rehearsals. Il rapporto con Bernie Rhodes fu caratterizzato da molta ammirazione ma anche da frequenti contrasti: la gestione del gruppo venne addirittura definita "stalinista" da Joe Strummer, a causa delle decisioni prese senza consultarli e delle pretese di controllo sui Clash.
Give 'Em Enough Rope fu il primo album dei Clash ad essere pubblicato da un'etichetta statunitense (anche se l'edizione britannica del primo album fu un bestseller d'importazione negli USA), e per promuoverlo i Clash si imbarcarono nel loro primo tour statunitense all'inizio del 1979, insieme a Barry Scratchy Myers, tour che si rivelò un grande successo. Il loro primo album non ebbe una pubblicazione ufficiale negli USA fino al luglio 1979, e comunque uscì in forma drasticamente rivista rispetto alla versione pubblicata altrove. Questo comprendeva una versione ruggente di I Fought the Law di Sonny Curtis, ripresa dalla versione di Bobby Fuller (in origine presente sul loro primo EP The Cost of Living).
Gli album del successo negli USA
London Calling
Il successo di pubblico e critica negli USA arrivò con London Calling, un album doppio pubblicato nel dicembre 1979, venduto al prezzo di un album singolo (su insistenza della band). A fianco del punk classico, presentava una serie di stili più ampia degli album precedenti, tra cui il rockabilly in stile americano e il reggae che risuonava assieme al movimento ska britannico.
Per la produzione dell'album i Clash si affidarono a Guy Stevens, noto per il grande talento nell'R&B, mentre per le prove e le registrazioni preliminari i Clash trovano una nuova base, i Vanilla Studios, un garage riadattato.
L'album è considerato una pietra miliare, e canzoni come Train in Vain, Clampdown e London Calling si sentono con regolarità sulle stazioni radio di musica rock dei giorni nostri. Il tema politico è molto frequente (anche se non l'unico): Spanish Bombs ricorda la guerra civile spagnola; The Guns of Brixton (composta e cantata da Paul Simonon) la situazione incandescente del quartiere popolare londinese abitato da immigrati; Clampdown è al tempo stesso un ricordo dei crimini nazisti ed una critica al sistema capitalista; Koka Kola uno sguardo spietato sulla realtà americana; infine Revolution Rock è il vero manifesto politico della band.
Il titolo di London Calling (anche se l'album doveva essere originariamente intitolato "The Last Testament") evoca la frase pronunciata dall'annunciatore radiofonico statunitense Edward R. Murrow durante la seconda guerra mondiale, e la canzone che da il titolo all'album annuncia che "...war is declared and battle come down..." (la guerra è decisa e inizia la battaglia). Mette in guardia contro l'aspettativa di vederli come dei salvatori — "... now don't look to us / Phoney Beatlemania has bitten the dust..." (non rivolgetevi a noi / la sciocca Beatlemania ha morso la polvere) — ritrae un disegno disperato del periodo; "The ice age is coming, the sun's zooming in / Engines stop running, the wheat is growing thin" (L'era glaciale sta arrivando, il sole implode / i motori smettono di funzionare, il grano cresce rachitico) — ma chiama gli ascoltatori a uscire dal loro stupore drogato e a intraprendere la lotta senza guardare costantemente a Londra, o agli stessi Clash, per indicazioni — "Forget it, brother, we can go it alone... Quit holding out and draw another breath... I don't wanna shout / But while we were talking I saw you nodding out..." (Scordatelo fratello, possiamo fare da soli... smetti di resistere e fai un altro respiro... Non voglio urlare / ma mentre parlavamo ti ho visto fare un cenno...) — chiedendo alla fine, "After all this, won't you give me a smile?" (Dopo tutto questo, non vuoi rivolgermi un sorriso?).
Sandinista!
Per la produzione dell'album i Clash si affidarono a Guy Stevens, noto per il grande talento nell'R&B, mentre per le prove e le registrazioni preliminari i Clash trovano una nuova base, i Vanilla Studios, un garage riadattato.
L'album è considerato una pietra miliare, e canzoni come Train in Vain, Clampdown e London Calling si sentono con regolarità sulle stazioni radio di musica rock dei giorni nostri. Il tema politico è molto frequente (anche se non l'unico): Spanish Bombs ricorda la guerra civile spagnola; The Guns of Brixton (composta e cantata da Paul Simonon) la situazione incandescente del quartiere popolare londinese abitato da immigrati; Clampdown è al tempo stesso un ricordo dei crimini nazisti ed una critica al sistema capitalista; Koka Kola uno sguardo spietato sulla realtà americana; infine Revolution Rock è il vero manifesto politico della band.
Il titolo di London Calling (anche se l'album doveva essere originariamente intitolato "The Last Testament") evoca la frase pronunciata dall'annunciatore radiofonico statunitense Edward R. Murrow durante la seconda guerra mondiale, e la canzone che da il titolo all'album annuncia che "...war is declared and battle come down..." (la guerra è decisa e inizia la battaglia). Mette in guardia contro l'aspettativa di vederli come dei salvatori — "... now don't look to us / Phoney Beatlemania has bitten the dust..." (non rivolgetevi a noi / la sciocca Beatlemania ha morso la polvere) — ritrae un disegno disperato del periodo; "The ice age is coming, the sun's zooming in / Engines stop running, the wheat is growing thin" (L'era glaciale sta arrivando, il sole implode / i motori smettono di funzionare, il grano cresce rachitico) — ma chiama gli ascoltatori a uscire dal loro stupore drogato e a intraprendere la lotta senza guardare costantemente a Londra, o agli stessi Clash, per indicazioni — "Forget it, brother, we can go it alone... Quit holding out and draw another breath... I don't wanna shout / But while we were talking I saw you nodding out..." (Scordatelo fratello, possiamo fare da soli... smetti di resistere e fai un altro respiro... Non voglio urlare / ma mentre parlavamo ti ho visto fare un cenno...) — chiedendo alla fine, "After all this, won't you give me a smile?" (Dopo tutto questo, non vuoi rivolgermi un sorriso?).
Sandinista!
I Clash alla fine del 1980 fecero seguire a London Calling un triplo album (in vendita al prezzo di un doppio), intitolato Sandinista! (con numero di catalogo FSLN1, dalle iniziali spagnole del movimento Sandinista, Frente Sandinista de Liberación Nacional). Il risultato fu un lavoro vario, con la band che continuava ed anzi accresceva la sua sperimentazione nel reggae e nel dub (Let's Go Crazy) e si espandeva in altri stili musicali e tecniche di produzione, che comprendevano jazz (Look Here), rap rock (The Magnificent Seven è ritenuta la prima incursione in quel genere da parte di un gruppo di bianchi), valzer (Rebel Waltz), il canto del figlio piccolo del tastierista Mickey Gallagher, e Mensforth Hill, un collage di loop registrati su nastro simile a Revolution 9 dei Beatles. Non mancano i brani completamente politici, tra i quali spicca certamente Washington Bullets, fortissima denuncia verso il coinvolgimento americano nell'America Centrale ed in Sudamerica (in particolare a Cuba ed in Cile), a loro parere di chiaro stampo fascista.
Questa contaminazione di generi comunque deluse i fan, che erano confusi in quanto si aspettavano un album più chiaramente punk come i primi, e le vendite scesero, anche se negli USA furono migliori che in precedenza.
A seguito della pubblicazione di Sandinista! i Clash, nel febbraio 1981, richiamano Bernie Rhodes come manager, con una decisione che ha aperto molti contrasti. Poco dopo si imbarcarono nel loro primo tour mondiale, che comprendeva concerti in Asia orientale e in Australia, nonché una tappa di una settimana a New York (che ha lasciato una grande impronta nel panorama musicale newyorchese), prolungata a 17 concerti per due settimane.
Questa contaminazione di generi comunque deluse i fan, che erano confusi in quanto si aspettavano un album più chiaramente punk come i primi, e le vendite scesero, anche se negli USA furono migliori che in precedenza.
A seguito della pubblicazione di Sandinista! i Clash, nel febbraio 1981, richiamano Bernie Rhodes come manager, con una decisione che ha aperto molti contrasti. Poco dopo si imbarcarono nel loro primo tour mondiale, che comprendeva concerti in Asia orientale e in Australia, nonché una tappa di una settimana a New York (che ha lasciato una grande impronta nel panorama musicale newyorchese), prolungata a 17 concerti per due settimane.
Combat Rock
Nel 1982, i Clash ritornarono con quello che sarebbe divenuto il loro album più venduto, Combat Rock. Contenente i singoli Rock the Casbah scritto dal batterista Topper Headon e Should I Stay or Should I Go, entrò nella Top Ten statunitense (unico album dei Clash ad esserci arrivato) e al secondo posto di quella britannica. Ghetto Defendant vedeva la partecipazione di Allen Ginsberg, mentre Red Angel Dragnet citava il film Taxi Driver con frasi di Robert De Niro campionate dal film originale. Da parte di alcuni appassionati della band è sempre stata espressa perplessità verso questo album, che a loro parere aveva perso la caratterizzazione fortemente politica e punk, anche a causa dei dissapori crescenti tra la band che di lì a qualche anno ne avrebbero causato lo scioglimento.
Politica
I Clash condividevano con il movimento punk le critiche al sistema ed alla monarchia e borghesia inglese. Rifiutavano però le tendenze nichiliste di alcuni colleghi, come ad esempio i Sex Pistols. Trovarono invece la solidarietà di diversi movimenti di liberazione attivi all'epoca. Le loro idee politiche erano espresse nei loro testi, nelle prime canzoni come White Riot, che incoraggiava i giovani bianchi scontenti a diventare attivi politicamente come la loro controparte nera, Career Opportunities, che esprimeva il malcontento circa la carenza di posti di lavoro nel Regno Unito, e London's Burning, espressione della rabbia punk, ma allo stesso tempo estremamente analitica. Di fatto sono tra i primi gruppi ad utilizzare lo strumento musicale a fini manifestamente politici espressi però sempre in forma concreta (appoggio o critica a sistemi, a paesi o a semplici comportamenti).
In un caso, il 30 aprile 1978, ad un concerto di Rock Against Racism, organizzato dalla Anti-Nazi League, cui parteciparono oltre 80.000 persone, Joe Strummer indossò una controversa t-shirt su cui apparivano le parole "Brigade Rosse" con al centro l'emblema e la sigla della Rote Armee Fraktion. Egli disse in seguito che indossò la maglietta non per appoggiare le fazioni terroristiche di estrema sinistra in Italia e Germania, ma piuttosto per portare all'attenzione la loro esistenza. È significativo che proprio quel giorno i Clash suonarono la canzone Tommy Gun, canzone che richiama la banda Baader-Meinhof puntando l'attenzione su simili fenomeni e condannando la violenza, pur non senza qualche ambiguità.
I Clash offrirono il loro supporto al movimento Sandinista e ad altri movimenti marxisti dell'America Latina (da cui il titolo del loro album del 1980, Sandinista!). Nel dicembre 1979, all'epoca dell'uscita del loro album London Calling, i Clash (come i Dead Kennedys negli USA) stavano cercando di far quadrare il cerchio, mantenendo la loro energia punk mentre sviluppavano sempre più il loro essere musicisti. Erano in particolare timorosi della loro fama crescente: accolsero sempre i fan nei camerini dopo i concerti, mostrando un genuino interesse nella relazione con essi.
I Clash sono generalmente accreditati per aver fondato le radici del punk rock nella protesta liberale, ed erano noti per molti come i "rivoltosi dell'uomo pensante" per la loro visione politicamente astuta del mondo. Va notato che non furono mai completamente spinti dal denaro. Anche all'apice del successo, i biglietti dei concerti e i prezzi dei souvenir erano ragionevoli. Similarmente, il gruppo accettò delle royalty più basse per Sandinista! allo scopo di assicurarsi che l'album (triplo) venisse venduto allo stesso prezzo di un doppio LP. È noto che i membri dei Clash non hanno mai guadagnato grosse cifre, specie se paragonati a gruppi al loro livello. Si sa infatti che Joe Strummer al momento della sua morte ha lasciato alla moglie meno di un milione di sterline.
In un caso, il 30 aprile 1978, ad un concerto di Rock Against Racism, organizzato dalla Anti-Nazi League, cui parteciparono oltre 80.000 persone, Joe Strummer indossò una controversa t-shirt su cui apparivano le parole "Brigade Rosse" con al centro l'emblema e la sigla della Rote Armee Fraktion. Egli disse in seguito che indossò la maglietta non per appoggiare le fazioni terroristiche di estrema sinistra in Italia e Germania, ma piuttosto per portare all'attenzione la loro esistenza. È significativo che proprio quel giorno i Clash suonarono la canzone Tommy Gun, canzone che richiama la banda Baader-Meinhof puntando l'attenzione su simili fenomeni e condannando la violenza, pur non senza qualche ambiguità.
I Clash offrirono il loro supporto al movimento Sandinista e ad altri movimenti marxisti dell'America Latina (da cui il titolo del loro album del 1980, Sandinista!). Nel dicembre 1979, all'epoca dell'uscita del loro album London Calling, i Clash (come i Dead Kennedys negli USA) stavano cercando di far quadrare il cerchio, mantenendo la loro energia punk mentre sviluppavano sempre più il loro essere musicisti. Erano in particolare timorosi della loro fama crescente: accolsero sempre i fan nei camerini dopo i concerti, mostrando un genuino interesse nella relazione con essi.
I Clash sono generalmente accreditati per aver fondato le radici del punk rock nella protesta liberale, ed erano noti per molti come i "rivoltosi dell'uomo pensante" per la loro visione politicamente astuta del mondo. Va notato che non furono mai completamente spinti dal denaro. Anche all'apice del successo, i biglietti dei concerti e i prezzi dei souvenir erano ragionevoli. Similarmente, il gruppo accettò delle royalty più basse per Sandinista! allo scopo di assicurarsi che l'album (triplo) venisse venduto allo stesso prezzo di un doppio LP. È noto che i membri dei Clash non hanno mai guadagnato grosse cifre, specie se paragonati a gruppi al loro livello. Si sa infatti che Joe Strummer al momento della sua morte ha lasciato alla moglie meno di un milione di sterline.
Tensioni e scioglimento
Le tensioni interne non erano inizialmente apparenti, grazie al successo di Combat Rock. Ma dopo questo album i Clash iniziarono a disintegrarsi lentamente. Topper Headon venne cacciato a causa della sua dipendenza dall'eroina e il batterista originario, Terry Chimes, venne ripreso per suonare nei concerti successivi. I membri chiave entrarono in un gioco di vendette. Terry Chimes lasciò la band dopo il Combat Rock tour del 1982, convinto che il gruppo non potesse continuare con le lotte intestine che l'agitavano. Nel 1983, dopo una lunga ricerca per un nuovo batterista, venne reclutato Pete Howard, che si esibì con la formazione originale in diverse date minori negli USA e davanti al più grande pubblico mai avuto dai Clash, allo US Festival di San Bernardino (California) — l'ultima apparizione di Mick Jones con i Clash.
Nel settembre 1983, Strummer e Simonon estromisero Jones dal gruppo, citando il suo comportamento problematico e la divergenza nelle aspettative musicali: Jones fonderà i Big Audio Dynamite (BAD). In realtà è stato dichiarato dallo stesso Mick Jones che fu "Bernie" Rhodes a convicere Joe ad estrometterlo dal gruppo, con frasi come: «tu hai firmato, Paul anche...lui no, cos'ha lui di diverso da voi? Sei sicuro di volerlo ancora nel tuo gruppo?». Fu molto facile per il manager dei Clash convincere i due a cacciare Mick (Rhodes era stato cacciato dal gruppo proprio da Jones in precedenza e fra i due c'era sempre stata diffidenza reciproca).
Dopo una serie di audizioni la band annunciò che Nick Sheppard, già membro dei Cortinas di Bristol, e Vince White sarebbero stati i nuovi chitarristi del gruppo. La nuova formazione fece i suoi primi concerti nel gennaio 1984, presentando del nuovo materiale e si lanciò in un tour autofinanziato, soprannominato Out of Control tour.
Musicalmente, la band era ancora in grado di ricreare — a volte migliorare — l'infuocata intensità della formazione originale, ma il feeling e la fiducia tra la vecchia guardia e i nuovi arrivati erano precari a causa delle circostanze e della poca familiarità. Indipendentemente da ciò, il gruppo fu in tour intensamente durante l'inverno e fino ad inizio estate, con Strummer che si prese una pausa fino all'autunno per seguire alcune questioni private. Ad una esibizione in favore dei minatori in dicembre, egli annunciò che il gruppo aveva un nuovo album e lo avrebbe pubblicato all'inizio del nuovo anno.
Le sessioni di registrazione dell'album (che si tennero prevalentemente in uno studio di Monaco di Baviera) furono un massacro, col manager Bernie Rhodes che sprecò il considerevole talento di Howard in favore di una drum machine, reingegnerizzò gli arrangiamenti live delle canzoni e si affidò a sintetizzatori e cori da stadio. Altre canzoni eseguite durante il tour non vennero pubblicate, come Jericho (conosciuta anche sotto i nomi di "Ammunition" o di "Thank You Chief"), Glue Zombie, (In the) Pouring Rain. Disilluso dall'album di Rhodes, Strummer portò la band a girovagare per l'Inghilterra del nord e la Scozia, suonando gratis agli angoli delle strade e nei bar. I Clash fecero i loro ultimi concerti in alcuni festival europei del 1985, con Strummer che infine riunì la band per scioglierla. Nel frattempo venne pubblicato l'album, Cut the Crap, che ricevette una scarsa accoglienza, anche se fece meglio dell'album dei Big Audio Dynamite negli USA. Cut the Crap non fu nemmeno incluso nella discografia ufficiale redatta dai Clash alcuni anni dopo, dato che Joe Strummer rinnegò il lavoro.
In realtà, nel corso del 1986, il gruppo tentò di rimettersi insieme con una nuova formazione. Questa formazione, guidata da Bernie Rhodes e da Paul Simonon (l'unico componente originale del gruppo rimasto, mentre Strummer aveva dato forfait qualche tempo prima), effettuò infatti diversi provini per reclutare nuovi componenti. Fortunatamente l'idea non ebbe seguito e di lì a poco venne dato l'annuncio ufficiale dello scioglimento dei Clash. Pare inoltre che gli stessi Simonon e Strummer avessero cercato di convincere Mick Jones a tornare nel gruppo: se non altro il tutto si risolse in una pacificazione degli animi, tanto che Jones invitò i due suoi ex colleghi a partecipare al video di Medicine Show, dei Big Audio Dynamite.
Nel settembre 1983, Strummer e Simonon estromisero Jones dal gruppo, citando il suo comportamento problematico e la divergenza nelle aspettative musicali: Jones fonderà i Big Audio Dynamite (BAD). In realtà è stato dichiarato dallo stesso Mick Jones che fu "Bernie" Rhodes a convicere Joe ad estrometterlo dal gruppo, con frasi come: «tu hai firmato, Paul anche...lui no, cos'ha lui di diverso da voi? Sei sicuro di volerlo ancora nel tuo gruppo?». Fu molto facile per il manager dei Clash convincere i due a cacciare Mick (Rhodes era stato cacciato dal gruppo proprio da Jones in precedenza e fra i due c'era sempre stata diffidenza reciproca).
Dopo una serie di audizioni la band annunciò che Nick Sheppard, già membro dei Cortinas di Bristol, e Vince White sarebbero stati i nuovi chitarristi del gruppo. La nuova formazione fece i suoi primi concerti nel gennaio 1984, presentando del nuovo materiale e si lanciò in un tour autofinanziato, soprannominato Out of Control tour.
Musicalmente, la band era ancora in grado di ricreare — a volte migliorare — l'infuocata intensità della formazione originale, ma il feeling e la fiducia tra la vecchia guardia e i nuovi arrivati erano precari a causa delle circostanze e della poca familiarità. Indipendentemente da ciò, il gruppo fu in tour intensamente durante l'inverno e fino ad inizio estate, con Strummer che si prese una pausa fino all'autunno per seguire alcune questioni private. Ad una esibizione in favore dei minatori in dicembre, egli annunciò che il gruppo aveva un nuovo album e lo avrebbe pubblicato all'inizio del nuovo anno.
Le sessioni di registrazione dell'album (che si tennero prevalentemente in uno studio di Monaco di Baviera) furono un massacro, col manager Bernie Rhodes che sprecò il considerevole talento di Howard in favore di una drum machine, reingegnerizzò gli arrangiamenti live delle canzoni e si affidò a sintetizzatori e cori da stadio. Altre canzoni eseguite durante il tour non vennero pubblicate, come Jericho (conosciuta anche sotto i nomi di "Ammunition" o di "Thank You Chief"), Glue Zombie, (In the) Pouring Rain. Disilluso dall'album di Rhodes, Strummer portò la band a girovagare per l'Inghilterra del nord e la Scozia, suonando gratis agli angoli delle strade e nei bar. I Clash fecero i loro ultimi concerti in alcuni festival europei del 1985, con Strummer che infine riunì la band per scioglierla. Nel frattempo venne pubblicato l'album, Cut the Crap, che ricevette una scarsa accoglienza, anche se fece meglio dell'album dei Big Audio Dynamite negli USA. Cut the Crap non fu nemmeno incluso nella discografia ufficiale redatta dai Clash alcuni anni dopo, dato che Joe Strummer rinnegò il lavoro.
In realtà, nel corso del 1986, il gruppo tentò di rimettersi insieme con una nuova formazione. Questa formazione, guidata da Bernie Rhodes e da Paul Simonon (l'unico componente originale del gruppo rimasto, mentre Strummer aveva dato forfait qualche tempo prima), effettuò infatti diversi provini per reclutare nuovi componenti. Fortunatamente l'idea non ebbe seguito e di lì a poco venne dato l'annuncio ufficiale dello scioglimento dei Clash. Pare inoltre che gli stessi Simonon e Strummer avessero cercato di convincere Mick Jones a tornare nel gruppo: se non altro il tutto si risolse in una pacificazione degli animi, tanto che Jones invitò i due suoi ex colleghi a partecipare al video di Medicine Show, dei Big Audio Dynamite.
Le carriere dopo i Clash
Joe Strummer
Kills per il film Sid & Nancy), si dedicò alla produzione di altri artisti e sperimentò con diversi gruppi di supporto ottenendo un successo limitato. Nel 1991/92 Strummer si unì ai The Pogues, dopo l'abbandono del frontman Shane MacGowan, per una serie di concerti in Europa. Infine, nella seconda metà degli anni novanta, Strummer riunì dei musicisti di grido in una band di supporto che chiamò The Mescaleros. Strummer firmò un contratto con l'etichetta punk californiana Hellcat Records, e pubblicò un notevole album, scritto assieme ad Antony Genn, intitolato Rock Art and the X-Ray Style (1999). Seguì un tour in Inghilterra e Nord America, nel quale vennero eseguite diverse delle canzoni preferite dai fan dei Clash. Genn lasciò i Mescaleros nel mezzo delle sessioni di registrazione del secondo album, Global a Go-Go (edito nel 2001), nel quale compare anche il violinista e chitarrista Tymon Dogg, già collaboratore dei Clash, nonché vecchio amico di Joe. Dopo la pubblicazione di Global a Go-Go, Joe Strummer e i Mescaleros suonarono in un tour di 21 date in Nord America, Gran Bretagna e Irlanda. Ancora una volta, questi concerti presentavano materiale dei Clash (London Calling, Rudie Can't Fail), così come cover di classici del reggae e ska (The Harder They Come, A Message to you, Rudie) e si chiudevano regolarmente con un ammiccamento ai Ramones di Blitzkrieg Bop. Nel dicembre del 2002, Joe Strummer morì improvvisamente per un attacco di cuore, all'età di 50 anni. L'album dei Mescaleros su cui stava lavorando, Streetcore, che conteneva anche la cover di Redemption Song di Bob Marley venne pubblicato postumo nel 2003, accolto dai favori della critica.
Mick Jones
Dopo la sua controversa espulsione dal gruppo nel 1983, forma nel 1984 i Big Audio Dynamite insieme a Don Letts, gruppo con il quale è stato in attività fino al 1995. Della nuova band è rimasto abbastanza famoso l'insolito brano dance E=MC2 che ebbe discreta fortuna. Più di recente insieme a Tony James ha formato la band Carbon/Silicon, e si è anche dedicato alla carriera di produttore musicale.
Paul Simonon
Successivamente allo scioglimento dei Clash, si unì ad un gruppo chiamato Havana 3 A.M, che registrò un solo album in Giappone e sparì rapidamente. Simonon tornò quindi alle sue origini di artista visuale, presentando diverse performance in gallerie d'arte e contribuendo alla copertina del terzo album dei BAD di Mick Jones che per coincidenza venne co-prodotto da Joe Strummer. La riluttanza di Simonon a tornare a suonare è stata ampiamente citata come motivo per cui i Clash furono uno dei pochi gruppi punk britannici degli anni settanta che non si riunirono per approfittare della nostalgia del punk che si diffuse negli anni novanta. Comunque Mick Jones dichiarò alla stampa che, all'epoca della morte di Strummer, i quattro stavano considerando seriamente di riunirsi per un tour e che esistevano buone probabilità di riuscita dell'operazione. Attualmente fa parte insieme a Damon Albarn (Blur, Gorillaz) dei The Good, the Bad and the Queen, con i quali ha pubblicato l'album di debutto omonimo nel 2007.
Topper Headon
Dopo essere stato estromesso dalla band successivamente alla pubblicazione di Combat Rock, si trascinò senza meta con la dipendenza da eroina. Pubblicò comunque un album solista, Waking Up (1986), dal sapore jazz. Formò un gruppo jazz che ebbe breve vita. Dopo le riprese del documentario retrospettivo sui Clash di Don Letts, intitolato Westway to the World ed una successiva consegna a Strummer, Jones, Simonon e Headon di un Lifetime Achievement British Music Award, Headon scomparve dal mondo della musica. Va notato che il suo contributo ai Clash non fu per nulla limitato al suonare la batteria. Headon compose anche le parti di piano di Rock The Casbah. Attualmente si è disintossicato e continua a esibirsi dal vivo, facendo anche il tassista a Brighton. Fu in uno di questi concerti che apprese della morte di Strummer. Nel 2003 dichiarò che si sarebbe esibito in alcuni concerti di tributo a Joe.
Nel 2003 i Clash sono stati ammessi alla Rock and Roll Hall of Fame a New York, dove avrebbero dovuto riunirsi in concerto; concerto sfumato dopo la morte di Strummer.
Nel 2003 i Clash sono stati ammessi alla Rock and Roll Hall of Fame a New York, dove avrebbero dovuto riunirsi in concerto; concerto sfumato dopo la morte di Strummer.
L'eredità dei Clash
Famoso murales impresso al punk rock ed a tutto il rock in generale una svolta che sarebbe rimasta nella storia. Appare quindi ovvio che la band londinese ebbe una straordinaria influenza su tutto il mondo della musica, sia sui gruppi pop e rock i cui membri sono cresciuti ascoltando le canzoni di Joe Strummer e compagni, sia ovviamente all'interno del mondo punk rock. All'interno del primo gruppo troviamo band molto famose in tutto il mondo come gli U2, Duran Duran, R.E.M., Nirvana, Stone Roses, The Cure, Pearl Jam (in particolare il cantante Eddie Vedder ed il bassista Jeff Ament, nonché i recentissimi Muse, Franz Ferdinand, Arctic Monkeys;
non mancano inoltre gruppi pop come i Scissor Sisters. Dall'altra parte, essendo i Clash tra i fondatori del movimento punk rock si può dire che hanno influenzato più o meno tutte le produzioni musicali successive, anche se non c'è dubbio che hanno avuto un ruolo ancor più decisivo nella successiva genesi sia del punk pop e del punk rock (e quindi nelle band che, più o meno, appartengono a questi sottogeneri come, ad esempio, Buzzcocks, Bad Religion, NOFX) sia nelle contaminazioni ska punk (Operation Ivy, Less Than Jake, Rancid). Questa ultima band in particolare non fa mistero di imitare i Clash il più possibile: hanno infatti due vocalist (Tim Armstrong e Lars Frederiksen) come i Clash avevano Strummer e Jones,e un grande uso del basso con Matt Freeman come era con Paul Simonon e fanno abbondantemente ricorso a ritmi caraibici e pop. I Cypress Hill per la loro "What's Your Number" si sono basati sulla canzone "Guns of Brixton" dei Clash.
Infine, non va dimenticato che The Magnificent Seven è ritenuta la prima canzone hip hop della storia o quantomeno la prima canzone hip hop ad essere passata in radio.
Fortemente influenzati dai Clash sono stati anche gli americani Rage Against The Machine che hanno incluso nei ringraziamenti del loro primo cd omonimo il nome di Joe Strummer
Inoltre il cantante rapper Fabri Fibra rende omaggio ai Clash citandoli apertamente nel video di Vip in Trip(singolo di "Controcultura" album uscito nel 2010).
Infine, non va dimenticato che The Magnificent Seven è ritenuta la prima canzone hip hop della storia o quantomeno la prima canzone hip hop ad essere passata in radio.
Fortemente influenzati dai Clash sono stati anche gli americani Rage Against The Machine che hanno incluso nei ringraziamenti del loro primo cd omonimo il nome di Joe Strummer
Inoltre il cantante rapper Fabri Fibra rende omaggio ai Clash citandoli apertamente nel video di Vip in Trip(singolo di "Controcultura" album uscito nel 2010).
Formazione
Joe Strummer (vero nome John Graham Mellor, nato nel 1952 ad Ankara, Turchia, morto il 22 dicembre 2002): prima voce e chitarra ritmica
Mick Jones (nato nel 1955 a Londra, Inghilterra): voce e chitarra solista
Paul Simonon (nato nel 1955 a Londra, Inghilterra): voce e basso
Topper Headon (vero nome Nicholas Bowen Headon, nato nel 1955 a Bromley, sobborgo di Londra, Inghilterra): batteria
Terry Chimes è stato il batterista solo per il primo album, poi sostituito da Headon. A questi va aggiunto Keith Levene (in seguito nei Public Image Limited), che fu il primo chitarrista solista dei Clash, ma non registrò mai con la band che lasciò in circostanze ambigue dopo 5 concerti (Rhodes, il manager, disse: "Tre chitarre sono troppe").
Mick Jones (nato nel 1955 a Londra, Inghilterra): voce e chitarra solista
Paul Simonon (nato nel 1955 a Londra, Inghilterra): voce e basso
Topper Headon (vero nome Nicholas Bowen Headon, nato nel 1955 a Bromley, sobborgo di Londra, Inghilterra): batteria
Terry Chimes è stato il batterista solo per il primo album, poi sostituito da Headon. A questi va aggiunto Keith Levene (in seguito nei Public Image Limited), che fu il primo chitarrista solista dei Clash, ma non registrò mai con la band che lasciò in circostanze ambigue dopo 5 concerti (Rhodes, il manager, disse: "Tre chitarre sono troppe").
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