Pietro Paolo Mennea è un ex atleta, politico e avvocato italiano.
Olimpionico (1980) e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 (con il tempo di 19"72, attuale record europeo).
Olimpionico (1980) e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 (con il tempo di 19"72, attuale record europeo).
Nasce in una modesta famiglia di Barletta. Il padre è sarto e la mamma - casalinga - lo aiuta a cucire. Dopo le medie si iscrive a ragioneria. A 15 anni, su uno stradone di Barletta, sfidava in velocità una Porsche color aragosta e un'Alfa Romeo 1750 rossa: a piedi, sui 50 metri, batteva l'una e l'altra e guadagnava le 500 lire per pagarsi un cinema o un panino. Prosegue gli studi all'I.S.E.F..
Ha sposato Manuela Olivieri, avvocatessa. Si è laureato a Bari una prima volta in scienze politiche, su consiglio di Aldo Moro, allora ministro degli Esteri. Poi ha conseguito anche le lauree in giurisprudenza, scienze dell'educazione motoria e lettere.
Pietro Mennea esercita la professione di avvocato e dottore commercialista ed è autore di 20 libri.
Nel 2000 il nome di Mennea tornò agli onori delle cronache quando l'Università dell'Aquila, presso cui aveva partecipato ad un concorso per la cattedra di Sistematica, regolamentazione e organizzazione dell'attività agonistica presso la Facoltà di Scienze Motorie, gli negò l'assunzione, nonostante si fosse classificato primo in graduatoria. La vicenda provocò polemiche ed interrogazioni parlamentari.
Attualmente Mennea è docente a contratto di Legislazione europea delle attività motorie e sportive presso la Facoltà di Scienze dell'Educazione Motoria dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti - Pescara.
Nel 2006 ha dato vita insieme alla moglie Manuela Olivieri alla "Fondazione Pietro Mennea", Onlus con lo scopo primario di carattere filantropico, ossia effettuare donazioni costanti nel tempo ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti. Lo scopo secondario è di carattere culturale, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori, nonché promuovere la lotta al doping, che è diventata una triste piaga per lo sport e la nostra società.
Oltre alla carriera sportiva, ha operato come curatore fallimentare e insegnante di educazione fisica, eurodeputato (a Bruxelles dal 1999 al 2004) e commercialista.
Nel 2010 - insieme alla consorte (entrambi legali con studio a Roma ubicato vicino al tribunale civile) - si occupa di "class action" negli Stati Uniti per difendere alcuni risparmiatori italiani finiti nel crac della Lehman Brothers.
Ha sposato Manuela Olivieri, avvocatessa. Si è laureato a Bari una prima volta in scienze politiche, su consiglio di Aldo Moro, allora ministro degli Esteri. Poi ha conseguito anche le lauree in giurisprudenza, scienze dell'educazione motoria e lettere.
Pietro Mennea esercita la professione di avvocato e dottore commercialista ed è autore di 20 libri.
Nel 2000 il nome di Mennea tornò agli onori delle cronache quando l'Università dell'Aquila, presso cui aveva partecipato ad un concorso per la cattedra di Sistematica, regolamentazione e organizzazione dell'attività agonistica presso la Facoltà di Scienze Motorie, gli negò l'assunzione, nonostante si fosse classificato primo in graduatoria. La vicenda provocò polemiche ed interrogazioni parlamentari.
Attualmente Mennea è docente a contratto di Legislazione europea delle attività motorie e sportive presso la Facoltà di Scienze dell'Educazione Motoria dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti - Pescara.
Nel 2006 ha dato vita insieme alla moglie Manuela Olivieri alla "Fondazione Pietro Mennea", Onlus con lo scopo primario di carattere filantropico, ossia effettuare donazioni costanti nel tempo ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti. Lo scopo secondario è di carattere culturale, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori, nonché promuovere la lotta al doping, che è diventata una triste piaga per lo sport e la nostra società.
Oltre alla carriera sportiva, ha operato come curatore fallimentare e insegnante di educazione fisica, eurodeputato (a Bruxelles dal 1999 al 2004) e commercialista.
Nel 2010 - insieme alla consorte (entrambi legali con studio a Roma ubicato vicino al tribunale civile) - si occupa di "class action" negli Stati Uniti per difendere alcuni risparmiatori italiani finiti nel crac della Lehman Brothers.
Carriera sportiva
Mennea iniziò la sua lunga carriera atletica internazionale nel 1971, quando debuttò ai Campionati europei con un terzo posto nella staffetta 4×100 metri e un sesto nei 200 metri. Fece il suo debutto olimpico a Monaco di Baviera, ai Giochi olimpici estivi del 1972, dove raggiunse la finale dei 200 m, la specialità nella quale era più forte. Tagliò il traguardo al terzo posto, dietro al sovietico Valerij Borzov e all'americano Larry Black. A questa sarebbero seguite altre tre finali olimpiche nella stessa specialità.
Ai Campionati europei del 1974, Mennea vinse l'oro nei 200 m davanti al pubblico di casa di Roma, e si piazzò secondo nei 100 m (dietro a Borzov, suo rivale storico) e nella staffetta veloce. Dopo alcune prestazioni deludenti, nel 1976 Mennea decise di saltare i Giochi olimpici, ma il pubblico italiano protestò e Mennea andò a Montréal. Riuscì a qualificarsi per la finale, ma vide l'oro finire nelle mani del giamaicano Don Quarrie, mentre lui finì ai piedi del podio, quarto. Lo stesso risultato, mancando di poco il bronzo, venne raggiunto nella staffetta 4x100 metri. Nel 1978, a Praga, difese con successo il suo titolo europeo dei 200 m, ma mostrò le sue doti anche sulla distanza più breve, vinta anch'essa. In quell'anno si aggiudicò anche l'oro nei 400 metri piani agli europei al coperto.
Nel 1979, Mennea, studente di scienze politiche, prese parte alle Universiadi, che si disputavano sulla pista di Città del Messico. Il tempo con cui vinse i 200 metri piani, 19"72, era il nuovo record del mondo: esso resistette per ben 17 anni, ma va tenuto conto del fatto che fu ottenuto correndo a oltre duemila metri di quota (si noti comunque che Mennea detenne anche il record del mondo a livello del mare dal 1980 al 1983, con 19"96, tempo stabilito nella sua città natale, Barletta). Il record venne battuto da Michael Johnson ai trials statunitensi per le Olimpiadi del 1996.
In quanto detentore del primato mondiale, Mennea era senz'altro uno dei favoriti per l'oro olimpico a Mosca anche a causa del boicottaggio statunitense delle Olimpiadi del 1980. Nella finale dei 200 m, Mennea affrontò il campione uscente Don Quarrie e il campione dei 100 m Allan Wells. Wells sembrò dirigersi verso una vittoria netta ma Mennea gli si avvicinò sul rettilineo e lo sopravanzò negli ultimi metri, aggiudicandosi l'oro per 2 centesimi di secondo. Vinse anche il bronzo con la staffetta staffetta 4×400 metri. Mennea, soprannominato la Freccia del Sud, nel 1981 annunciò il suo ritiro concedendosi più tempo per lo studio. Successivamente ritornò sui suoi passi e l'anno dopo prese parte agli europei gareggiando però solo nella 4x100 che arrivò quarto.
Il 22 marzo 1983 stabilì il primato mondiale (manuale) dei 150 metri piani, con 14"8 sulla pista dello stadio Comunale di Cassino: questo primato è ancora imbattuto, perché il tempo di 14"35 stabilito il 17 maggio 2009 da Usain Bolt a Manchester non è stato omologato dalla Federazione in quanto stabilito su pista rettilinea.
Successivamente partecipò alla prima edizione dei mondiali che si svolse ad Helsinki dove vinse la medaglia di bronzo nei 200 e quella d'argento con la staffetta 4x100. Un anno dopo, scese in pista nella sua quarta finale olimpica consecutiva dei 200 m, primo atleta al mondo a compiere tale impresa. In quest'occasione, anche se campione uscente, terminò al settimo posto e, a fine stagione, si ritirò dalle competizioni per la seconda volta.
Ancora una volta, Mennea fece il suo ritorno e gareggiò nelle sue quinte Olimpiadi a Seul, sempre nei 200 metri, dove si ritirò dopo aver superato il primo turno delle batterie. In quest'edizione dei Giochi fu alfiere portabandiera della squadra azzurra durante la cerimonia d'apertura.
Dal punto di vista tecnico Mennea (come in seguito Carl Lewis) aveva una partenza dai blocchi relativamente lenta ma progressivamente accelerava riuscendo a raggiungere velocità di punta superiori a qualunque atleta. Questa partenza lenta ha relativamente penalizzato le sue prestazioni sui 100 metri (dove comunque ha primeggiato a livello europeo), mentre le gare sui 200 si concludevano spesso con rimonte ai limiti del prodigioso (come la finale delle olimpiadi di Mosca). Sempre grazie alla sua eccezionale velocità di punta le ultime frazioni e le relative rimonte di Mennea nella 4x100 (nelle quali partiva lanciato) erano impressionanti per la superiorità sugli altri atleti.
È stato, per alcuni mesi, direttore generale della Salernitana nell'annata 1998-1999.
Nel 1979, Mennea, studente di scienze politiche, prese parte alle Universiadi, che si disputavano sulla pista di Città del Messico. Il tempo con cui vinse i 200 metri piani, 19"72, era il nuovo record del mondo: esso resistette per ben 17 anni, ma va tenuto conto del fatto che fu ottenuto correndo a oltre duemila metri di quota (si noti comunque che Mennea detenne anche il record del mondo a livello del mare dal 1980 al 1983, con 19"96, tempo stabilito nella sua città natale, Barletta). Il record venne battuto da Michael Johnson ai trials statunitensi per le Olimpiadi del 1996.
In quanto detentore del primato mondiale, Mennea era senz'altro uno dei favoriti per l'oro olimpico a Mosca anche a causa del boicottaggio statunitense delle Olimpiadi del 1980. Nella finale dei 200 m, Mennea affrontò il campione uscente Don Quarrie e il campione dei 100 m Allan Wells. Wells sembrò dirigersi verso una vittoria netta ma Mennea gli si avvicinò sul rettilineo e lo sopravanzò negli ultimi metri, aggiudicandosi l'oro per 2 centesimi di secondo. Vinse anche il bronzo con la staffetta staffetta 4×400 metri. Mennea, soprannominato la Freccia del Sud, nel 1981 annunciò il suo ritiro concedendosi più tempo per lo studio. Successivamente ritornò sui suoi passi e l'anno dopo prese parte agli europei gareggiando però solo nella 4x100 che arrivò quarto.
Il 22 marzo 1983 stabilì il primato mondiale (manuale) dei 150 metri piani, con 14"8 sulla pista dello stadio Comunale di Cassino: questo primato è ancora imbattuto, perché il tempo di 14"35 stabilito il 17 maggio 2009 da Usain Bolt a Manchester non è stato omologato dalla Federazione in quanto stabilito su pista rettilinea.
Successivamente partecipò alla prima edizione dei mondiali che si svolse ad Helsinki dove vinse la medaglia di bronzo nei 200 e quella d'argento con la staffetta 4x100. Un anno dopo, scese in pista nella sua quarta finale olimpica consecutiva dei 200 m, primo atleta al mondo a compiere tale impresa. In quest'occasione, anche se campione uscente, terminò al settimo posto e, a fine stagione, si ritirò dalle competizioni per la seconda volta.
Ancora una volta, Mennea fece il suo ritorno e gareggiò nelle sue quinte Olimpiadi a Seul, sempre nei 200 metri, dove si ritirò dopo aver superato il primo turno delle batterie. In quest'edizione dei Giochi fu alfiere portabandiera della squadra azzurra durante la cerimonia d'apertura.
Dal punto di vista tecnico Mennea (come in seguito Carl Lewis) aveva una partenza dai blocchi relativamente lenta ma progressivamente accelerava riuscendo a raggiungere velocità di punta superiori a qualunque atleta. Questa partenza lenta ha relativamente penalizzato le sue prestazioni sui 100 metri (dove comunque ha primeggiato a livello europeo), mentre le gare sui 200 si concludevano spesso con rimonte ai limiti del prodigioso (come la finale delle olimpiadi di Mosca). Sempre grazie alla sua eccezionale velocità di punta le ultime frazioni e le relative rimonte di Mennea nella 4x100 (nelle quali partiva lanciato) erano impressionanti per la superiorità sugli altri atleti.
È stato, per alcuni mesi, direttore generale della Salernitana nell'annata 1998-1999.
Record nazionali
Seniores
100 metri piani: 10"01 ( Città del Messico, 4 settembre 1979)
200 metri piani: 19"72 ( Città del Messico, 12 settembre 1979)
Staffetta 4×200 metri: 1'21"10 ( Cagliari, 29 settembre 1983) (Stefano Tilli, Carlo Simionato, Giovanni Bongiorni, Pietro Mennea)
200 metri piani: 19"72 ( Città del Messico, 12 settembre 1979)
Staffetta 4×200 metri: 1'21"10 ( Cagliari, 29 settembre 1983) (Stefano Tilli, Carlo Simionato, Giovanni Bongiorni, Pietro Mennea)
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