di Silvia Di Paola
"Non ho pregiudizi" dice l’attrice, che passa con disinvoltura dal piccolo al grande schermo
Di nuovo Stefania Rocca supersexy. Dopo il ruolo nel molto sensuale e sessuale The Invader del belga Nicolas Provost presentato alla Mostra veneziana, l’attrice (interprete del film L’amore fa male di Mirca Viola, ndr) torna di nuovo nei panni e nei tacchi di una donna sexy e sola.
Come si è sentita?
Diciamo che è interessante partire dal tuo punto di vista e dare un tocco tuo al personaggio e io ho lavorato e limato molto qui, ma negli ultimi anni il cinema italiano è tutto degli uomini e i bei film, come Gomorra ma non solo, sono stati tutti pieni di uomini. I personaggi femminili in giro sono in gran parte stereotipati. Strada facendo, però, ho capito che i personaggi femminili dipendono molto da come tu li fai: spesso sulla carta sembrano banali ma dipende da come tu li interpreti, un po’ come il cinema, molte cose sono banali ma tu puoi cambiarle, trasformarle.
Ma se il cinema non aiuta le attrici, si ricorre alla tv. Che cosa ne pensa?
Non l’ho mai rinnegata, sarebbe stupido avere pregiudizi ma mi rendo conto che la tv è anche un frullatore, c’è di tutto, bisogna saper scegliere la qualità. Io da Elda Ciano a Mafalda di Savoia ho sempre cercato solo cose buone. D’altra parte anche questo dipende da noi, si possono anche rifiutare brutti ruoli.
E come sarà il suo ruolo nella nuova serie Rai, Una grande famiglia, di Riccardo Milani?
Spero divertente. Sarò la moglie di Alessandro Gassman e la nuora di Stefania Sandrelli, entro in una grande famiglia e cerco di farmi accettare. Mi piaceva tornare a lavorare con Milani e con Ivan Cotroneo con cui ho fatto Tutti pazzi per amore e poi mi piaceva perchè raccontiamo uno spaccato della famiglia italiana opposto a quello di Tutti pazzi per amore: lì c’erano personaggi in cerca di famiglia, qui personaggi che una famiglia ce l’hanno e anche grande... e allora che cosa cercano?.
E che cosa altro farebbe in tv? Salirebbe anche sul palco di Sanremo?
Perché no? Ultimamente il festival è stato anche bello e più interessante che in passato, sono usciti ottimi artisti e poi io mi divertirei un sacco e di certo non mi limiterei a fare la velina.
E che cosa pensa del film di Crialese, Terraferma, candidato all’Oscar per l’Italia?
Tutto il bene possibile e non solo perché è un film italiano ma anche perché trovo Emanuele Crialese una persona deliziosa. L’ho conosciuto a New York, ad una festa a casa di amici molto tempo fa, quando ancora studiavo recitazione.
C’è un personaggio che ti manca in tutto questo?
Non so rispondere mai a questa domanda.
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