Giuseppe Verdi: La Traviata - Parigi, o cara...
Alessandro Baricco, in studio con un ensemble da camera, affronta alcuni temi ricorrenti nell'opera lirica, mettendone in evidenza la forza simbolica e rituale attraverso un'analisi della narrazione, e del suo rapporto con la musica. L'esposizione di Baricco si alterna con gli ascolti corrispondenti. Nell'opera, Il destino è spesso inclemente. Ai personaggi non resta che sognare. Un esempio famoso è "Parigi, o cara", cantata da Alfredo Germont e Violetta Valery alla fine della "Traviata". Violetta sta morendo. Lei e Alfredo sono stati a lungo divisi, infine Alfredo, che ormai ha scoperto tutta la tragica verità, giunge dal suo amore. E' una scena piena di passione e dolore. Lui le promette che saranno felici, lasceranno Parigi, andranno a vivere in un posto tranquillo, si ricostruiranno una vita. Apparentemente è una melodia festosa, semplice e confortante, ma racchiude in sé malinconia. Alfredo e Violetta stanno sognando per l'ultima volta, è un momento amaro. Il Maestro Riccardo Muti prova al pianoforte la pagina con Roberto Alagna (Alfredo) e Tiziana Fabbricini (Violetta), dando ai cantanti indicazioni sull'interpretazione profonda del testo.
- estratto dal sito di Giuseppe Verdi -
le foto sono di Paolo Ranzani
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