La violenza alle donne con lo stile della fiction
IL PROGETTO. Iniziate a Trieste le riprese del primo di quattro tv movie «Troppo amore» porta la firma di Liliana Cavani
23/09/2010
L'attrice Antonia Liskova è la protagonista di «Troppo amore»
Da storia d'amore a ossessione fino alle estreme conseguenze. La cronaca è piena, ora se ne parla anche in tivù. Liliana Cavani ha cominciato in questi giorni a Trieste Troppo amore, un film televisivo che apre l'ambizioso progetto di Rai Fiction sulla violenza alle donne che si intitola Un corpo in vendita. È una collezione di quattro tv movie in cui la Ciao Ragazzi di Claudia Mori è riuscita a coinvolgere nella fiction tre registi di cinema, la Cavani appunto e poi Margarethe Von Trotta e Marco Pontecorvo. Il progetto per Raiuno, originariamente di sei serate, è stato ridotto a quattro, non senza polemiche, tagliando i due film dedicati alla tratta delle prostitute e agli abusi sui minori.Scritto dalla stessa Cavani, con Angelo Pasquini e Roberto Tiraboschi, Troppo amore si gira per quattro settimane a Trieste, stessa location del successivo intitolato La fuga di Teresa, che Margarethe Von Trotta dirigerà sul tema della violenza in famiglia e avrà come protagonisti Alessio Boni, Stefania Rocca, Nina Torresi, sceneggiatura di Andrea Purgatori. Dopo Natale, il progetto andrà avanti con i due film diretti da Marco Pontecorvo, scritti da Purgatori, Il segreto del web e Helena e Glory, il cui cast non è ancora stato definito.Un corpo in vendita è un progetto ambizioso per una fiction italiana orientata molto spesso ai temi facili delle biografie, affronta un tema scottante, quanto antico, come la violenza sulle donne e per Raiuno sarà un pò uno shock. «Ciò che rende oggi il fenomeno particolarmente drammatico, è il ritardo, anche nelle società più avanzate, nel cogliere la gravità di una vera e propria emergenza sociale e politica.Violenza domestica, violenza sessuale, stupro, stalking, tratta, prostituzione forzata: «sono termini», dice Claudia Mori, «putroppo entrati nel linguaggio corrente. Ma spesso restano solo parole che non suscitano ancora un dibattito vero sulle cause profonde di ciò che avviene quotidianamente nelle nostre case e sulle nostre strade. Un corpo in vendita vuole indagare i temi legati a questa violenza, cercando di scoprire le ragioni, le aberrazioni mentali, le distorsioni, che portano ancora oggi a considerare le donne, troppo spesso, solo corpi da usare, sottomettere e violentare. Partendo da queste considerazioni, abbiamo voluto raccontare nei quattro episodi di Un corpo in vendita almeno una parte di queste violenze, cercando anche di penetrare, per quanto possibile, nella mente di chi queste violenza perpetua: l'uomo».Si parte dallo stalking, un termine che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni. Ci sono Livia (Antonia Liskova) e Umberto (Massimo Poggio), un grande amore all'inizio, poi lui cambia perché la sua ossessione è malata, tende a minare l'autonomia psicologica di lei, poi quella fisica, limitando i suoi movimenti, isolandola, allontanandola dagli amici, dai parenti, perfino dal lavoro, per averla completamente in suo potere. Livia è ricattata dalle sue dichiarazioni d'amore assoluto, spaventata e blandita: inizialmente non riesce a capire la trappola che le è stata tesa e poi, faticosamente, prenderà coscienza.
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