22.4.11

altro sGossip




ha.bi.













can can




Can-can, o Can-can francese, (scritto anche Cancan) è una danza eseguita da danzatrici nei cabaret al tempo della Belle époque.
Le origini del can-can (il cui nome deriva forse dalla storpiatura della parola francese "scandal") sono piuttosto incerte. Molto probabilmente il più famoso ballo deriva dalla quadriglia, inventato nel 1850 dalla ballerina vedette del "Bal Mabille".
Si sostiene, inoltre, che il can-can, in gran parte di origine popolare, derivi dall'usanza delle lavandaie di Montmartre di mostrare, ogni domenica, le gonne per le strade del quartiere.
Il compositore Jacques Offenbach scrisse famosi can-can per operette. Il caso più celebre è quello del Galop infernale, nell'operetta Orfeo all'inferno del 1858.


Stile

Il ballo era caratterizzato dall'esibizione delle ballerine che, schierate in fila l'una a fianco dell'altra, al tempo di una musica molto veloce e ritmata alzavano ritmicamente le gambe: durante questo movimento esse si scoprivano parzialmente, emergendo dalle lunghe e ampie gonne e sottogonne in uso all'epoca, suscitando l'entusiasmo degli spettatori, che spesso accompagnavano il ritmo battendo le mani.
Nel dettaglio il movimento del can-can si compone di una sequenza di quattro passi che si ripetono: le ballerine saltellano sul posto, nel primo e nel terzo passo toccano terra con ambo i piedi, nel secondo e nel quarto invece con un piede solo, slanciando l'altra gamba verso l'alto: il primo slancio si effettua a gamba piegata, sollevando il ginocchio, il secondo invece a gamba tesa.
Tutte le mosse, appena citate, sono state inventate dalla ballerina francese Louise Weber, detta la Goulue, difatti, questo è lo stile del can-can del Moulin Rouge.

21.4.11

Federico Garcìa Lorca






è stato un poeta e drammaturgo spagnolo appartenente alla cosiddetta generazione del '27, un gruppo di scrittori che affrontò le Avanguardie europee con risultati eccellenti, tanto che la prima metà del Novecento viene definita la Edad de Plata della letteratura spagnola.
Apertamente a favore delle forze repubblicane, scoppiata la Guerra civile spagnola viene per questo ucciso dai falangisti seguaci di Francisco Franco.
Nato in una famiglia di piccoli proprietari terrieri nel paesino di Fuente Vaqueros, García Lorca è per vari aspetti un ragazzo prodigio, sebbene non raggiunga mai l'eccellenza - non per incapacità, ma per le pieghe del suo complesso carattere - in ambito scolastico. Nel 1909, si trasferisce assieme alla famiglia a Granada, vicina città dell'Andalusia, dove ben presto rimane profondamente coinvolto nelle attività dei circoli artistici del luogo. La sua prima opera letteraria, Impresiones y paisajes, viene pubblicata nel 1918, ma non ha particolare successo, se non in ambito locale.
Nel 1919, giunge, per proseguire gli studi, a Madrid, dimorando presso la famosa Residencia de Estudiantes. All'Università stringe amicizia con Luis Buñuel e Salvador Dalí, così come con molti altri personaggi che oggi annoveriamo tra i più importanti della storia spagnola. Tra questi, Gregorio Martínez Sierra, il Direttore del Teatro Eslava, dietro invito del quale Lorca scrive e mette in scena, nel 1919-20, la sua opera d'esordio, El maleficio de la mariposa, che però non viene accolta bene dal pubblico.
Nel giro di pochissimi anni, García Lorca sa però ribaltare questi iniziali insuccessi, divenendo membro di spicco dell'avanguardia artistica del proprio Paese: pubblica ulteriori raccolte di poesie, tra le quali Canciones e Romancero Gitano, forse il suo libro più conosciuto. Sul fronte teatrale, Mariana Pineda, con fondali disegnati da Dalí, debutta con clamoroso trionfo a Barcellona.
Tuttavia, verso la fine del 1929, García Lorca cade vittima di una depressione sempre più profonda, esacerbato frutto dei sensi di colpa per una omosessualità che comunque sempre meno riesce a mascherare con amici e parenti, e tutto questo mentre al contrario la fama del suo Romancero Gitano cresce esponenzialmente. Vedendo il peggiorare delle condizioni psicologiche di Federico, anche se forse ne ignoravano la causa, la famiglia di Lorca organizza per lui - con la complicità di Fernando de los Ríos, amico attraverso il quale si riesce ad ottenere una borsa di studio - un viaggio negli Stati Uniti d'America.
Questo viaggio, ed in particolare il soggiorno a New York, dove Federico frequenta per un breve lasso la Columbia University, assume una importanza fondamentale nella produzione poetica di Lorca, che difatti compone quello che molti giudicano il suo capolavoro, ovverosia Poeta en Nueva York, incentrato sull'alienazione dell'uomo nella società moderna e sui meccanismi che permettono ai pochi di dominare sui molti. Un'opera, come si comprende, molto avanti sul resto del panorama artistico coevo, così come lo sono le pièces teatrali che realizza in questo periodo, Así que pasen cinco años e El público, tanto che quest'ultima verrà pubblicata solo al termine degli anni Settanta del secolo scorso, e mai integralmente.
Dopo un breve ma importante e intenso soggiorno a Cuba, il suo ritorno in Spagna nel 1930 coincide con la caduta della dittatura di Primo de Rivera ed il ristabilirsi della democrazia. Nel 1931, García Lorca viene nominato direttore della compagnia Teatro Universitario la Barraca. Questa compagnia, fondata dal Ministro dell'Educazione, riceve l'incarico di portare in giro la propria produzione nelle più remote aeree rurali del Paese. Lorca non si limita a dirigere, ma ne è anche attore. È durante questo tour con La Barraca, che García Lorca scrive le sue opere di teatro più note, e denominate 'trilogia rurale': Bodas de sangre, Yerma e La casa de Bernarda Alba.
Scoppia la Guerra civile spagnola: García Lorca lascia Madrid per Granada, nonostante debba essere conscio del fatto che si sta praticamente votando alla morte andando a raggiungere una città con la fama di essere abitata dalla oligarchia più conservatrice d'Andalusia. García Lorca e suo cognato, che era anche il sindaco socialista di Granada, sono effettivamente arrestati. Lorca viene fucilato dai Falangisti il 19 agosto 1936 perché di sinistra e omosessuale e gettato in una tomba senza nome a Fuentegrande de Alfacar nei dintorni di Víznar, vicino Granada, anche se va aggiunto che esiste tuttora un' accesa controversia circa i dettagli di questa esecuzione.
Recentemente a Fuentegrande de Alfacar (Granada), tecnici incaricati dalle autorità andaluse di condurre uno studio specifico per l'individuazione della fossa comune, dove si suppone sia stato gettato il corpo, hanno accertato con l'impiego del georadar l'esistenza effettiva di una fossa comune con tre separazioni interne, dove riposerebbero sei corpi.
Il 29 ottobre 2009, sotto la spinta del governo andaluso, sul sito individuato, sono iniziati i lavori di scavo con l'obiettivo di individuare gli eventuali resti del poeta; questi interesseranno un'area di circa 200 metri quadrati e dureranno approssimativamente due mesi. Assieme ai resti di Lorca dovrebbero essere esumati quelli di almeno altre tre persone: i banderilleros (toreri) anarchici Joaquin Arcollas e Francisco Galadì e il maestro repubblicano Dioscoro Galindo. Secondo le autorità della regione autonoma dell'Andalusia, sarebbero stati sepolti nella stessa zona e forse nella stessa fossa comune anche l'ispettore fiscale Fermin Roldan e il restauratore di mobili Manuel Cobo. Attualmente però il governo dell'Andalusia ha interrotto le ricerche per mancanza di fondi.

20.4.11

aspetta un attimo





















Franz Kafka





è stato uno scrittore ceco di lingua tedesca, una delle maggiori figure della letteratura del XX secolo.
Fu cittadino dell'impero austro-ungarico fino al 1918 e, successivamente, cecoslovacco.
Le tematiche di Kafka, il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all'esistenza, caricano la sua opera di contenuti filosofici che hanno stimolato l'esegesi della sua opera specialmente a partire dalla metà del Novecento. I critici interpretano il suo lavoro nel contesto di differenti scuole letterarie quali modernismo e realismo magico. Non sono pochi i critici che hanno intravisto nei suoi testi elementi tali da farlo ritenere un interprete letterario dell'esistenzialismo.


Kafka nacque il 3 luglio 1883 in una famiglia ebrea della media borghesia di Praga, capitale della Boemia. Come era comune per la borghesia praghese di allora, la famiglia era di madrelingua tedesca. Suo padre, Hermann Kafka, era un negoziante che aveva un emporio Galanteriewaren a Praga. Sua madre, Julie Löwy, era anche lei di origine ebraica. Hermann Kafka, era il quarto figlio di Jacob Kafka, un macellaio che si era trasferito a Praga da Osek, un villaggio ebraico, situato vicino a Písek, nella Boemia meridionale, in cui si parlava la lingua ceca. Cominciò a lavorare come rappresentante e quindi aprì un negozio, sulla cui insegna era raffigurata una cornacchia (in ceco kavka).
La madre Julie, era la figlia di Jakob Löwy, un ricco birraio di Poděbrady. Di più alto livello culturale rispetto al marito, Julie lavorava in negozio anche dodici ore al giorno ed era lei che prendeva le decisioni riguardo agli affari.
Oltre ai fratelli Georg e Heinrich, che morirono a sei e quindici mesi rispettivamente, Franz aveva tre sorelle minori: Gabriele detta Elli (nata nel 1889), Valerie detta Valli (nata nel 1890) e Otylia detta Ottla (nata nel 1892). Furono deportate dai nazisti le prime due nel ghetto di Lodz e poi uccise nel vicino campo di sterminio di Chełmno nel 1942, la terza nel campo di sterminio di Auschwitz nel 1943.[4]
Franz Kafka faceva parte di quel 10% degli abitanti di Praga di lingua madre tedesca. Inoltre parlava discretamente anche il ceco, come del resto i suoi genitori. Dal 1889 al 1893, Kafka frequenta la Deutsche Knabenschule in Fleischmarkt a Praga, quindi passa al liceo, lo Staatsgymnasium, dove si diploma nel 1901.


Le prime produzioni letterarie (1901-1910)

In questi anni Kafka risiede a Praga dove si interessa ai problemi culturali della sua epoca; si avvicina al socialismo e al darwinismo. Frequenta prima la facoltà di germanistica e dopo poco tempo, contro la sua volontà, quella di giurisprudenza alla Karlsuniversität di Praga, dove si laurea nel 1906.
Nascono in questo periodo le importanti amicizie con Oskar Pollak, Oskar Baum, Felix Weltsch e Max Brod. Nel 1904-1905 scrive il suo primo testo letterario giunto fino a noi, Descrizione di una battaglia.
Comincia a lavorare nel 1907, dopo un anno di praticantato in uno studio legale, come impiegato delle Assicurazioni Generali di Trieste; dal 1908 lavora presso l'Istituto di Assicurazioni contro gli Infortuni per il Regno di Boemia a Praga. Kafka è costretto a scrivere solo nel tempo libero, poiché il padre gli rimproverava la sua passione letteraria.

A partire dal 1910 iniziò a tenere i suoi Diari.
Compì un viaggio in Italia settentrionale (con Max e Otto Brod), toccando anche la città di Brescia, dove vide un esperimento di volo sui primi aeroplani. In seguito si recò a Parigi, in Svizzera, a Lipsia e a Weimar. Tornato a Praga, partecipò alle riunioni del gruppo social-rivoluzionario Club dei Giovani.


Gli anni della maturità letteraria (1911-1917)

Nel 1911 assisté nella sua città ad alcuni spettacoli teatrali yiddisch nei quali recitava Jizchak Löwy, con il quale allacciò una forte amicizia. A quel periodo risale il suo interesse per la letteratura yiddish e per la mistica del chassidismo ebraico-orientale.
Dall'età di trent'anni circa, Kafka diventò vegetariano. Scrisse: «mio padre dovette per mesi coprirsi il viso col giornale durante la mia cena prima di abituarsi». Abituarsi cioè a: «castagne, datteri, fichi, uva, mandorle, uva passa, zucche, banane, mele, pere, arance».


Kafka e la sessualità

Kafka aborriva la carnalità e la sua stessa corporeità. Egli stesso racconta il disgusto per il proprio corpo quando il padre accompagnandolo in piscina lo costringeva a denudarsi. Lo stesso senso di ripugnanza egli lo esprimeva nei confronti dell'amore sessuale che descrive ad esempio nel Castello come qualcosa di sporco e che riduceva l'uomo all'animalità.
Il 13 agosto del 1912 in casa Brod incontrò Felice Bauer, una giovane donna con la quale iniziò una sofferta relazione, accompagnata da un fitto scambio epistolare. Kafka ne descrive in modo raccapricciante i difetti fisici: la brutta dentatura con i denti incapsulati in vista, il volto spigoloso e ossuto, il generico aspetto insignificante.
Eppure è di questa donna così poco attraente che egli s'innamora e con cui inizia una corrispondenza dallo stile e dall'immaginazione pari se non superiore alla sua più famosa produzione letteraria. Le lettere gli permettono di aprire il suo animo ai sentimenti più segreti e nello stesso tempo di non impegnarsi in un rapporto materiale che lo spaventa. Si dibatte tra il desiderio di sposarla, il che gli permetterebbe di assolvere ai suoi doveri di ebreo e di figlio, di assestare la sua vita, e la convinzione che questa unione sarà la sua rovina ed un ostacolo alla sua libertà di scrivere. L'incontro con Felice libera la forza creatrice di Kafka.
Vuole mantenere Felice a distanza e per qualche tempo, abitando lei a Berlino e lui a Praga, ci riesce sino a quando i due s'incontrano e stanno assieme per qualche giorno durante i quali avverrà il rapporto fisico.
Il 30 maggio 1914 la relazione con Felice viene ufficializzata a Berlino, alla presenza della famiglia Kafka e della famiglia Bauer, ma già il 12 luglio Kafka rompe il fidanzamento. Riannodata nuovamente nel 1915 la relazione, nel dicembre del 1917 la scoperta di essere ammalato di tubercolosi porterà Kafka alla dolorosa rottura con questa donna che egli ha amato veramente. Come racconta Brod sarà l'unica volta che egli vide Kafka piangere.
Un'altra donna che entrerà nella sua vita sarà, a partire dalla primavera 1920, la scrittrice boema Milena Jesenská. Milena abitava a Vienna ed era sposata con Ernst Pollak. Nonostante le numerose infedeltà del marito, lei non riuscì comunque a separarsene.
L'ultimo incontro sentimentale della vita di Kafka sarà con Dora Diamant, un'ebrea polacca con cui Kafka rimarrà per circa un anno. Dora per lui rappresenterà la purezza dell'ebraismo originale, con lei egli riuscirà a vivere serenamente e tranquillamente, paragondando questo periodo con quando stava insieme a sua sorella Ottla a Zürau.
Ma sarà un periodo di pace piuttosto breve: la tubercolosi nelle sua fase finale lo porterà a una dolorosissima morte.


I primi scritti

Nell'autunno del 1912 scrisse le parti più importanti del suo primo romanzo, Il disperso, che verrà pubblicato postumo nel 1927 con il titolo America (il primo capitolo venne pubblicato già nel 1913 con il titolo Il fochista).
Nello stesso periodo compose La sentenza, racconto pubblicato sulla rivista Arkadia nel 1913 e La metamorfosi (pubblicato sulla rivista Die weissen Blatter nel 1916).
Ad agosto iniziò la stesura del racconto Nella colonia penale e del romanzo Il Processo. Ricevette in seguito il premio letterario Theodor Fontane.
Nel novembre del 1916 diede a Monaco una lettura pubblica del racconto Nella colonia penale; quest'ultimo scritto, assieme ad altri 14 racconti brevi (composti nei mesi successivi), confluirà nel volume Un medico di campagna, pubblicato nel 1919.


Ultimi anni (1917-1924)

All'inizio del 1917 iniziò a studiare la lingua ebraica. Nella notte tra il 9 e il 10 agosto 1917 ebbe una crisi di emottisi, il 4 settembre gli fu diagnosticata una grave forma di tubercolosi polmonare. Allo scopo di curarsi, trascorse un periodo in campagna a Zürau, presso la sorella prediletta Ottla. Da allora fu costretto periodicamente a lunghi soggiorni di cura.
Alla fine di dicembre, a Praga, ruppe definitivamente il fidanzamento con Felice Bauer.
Nel 1918 terminò la stesura dei racconti raccolti in La costruzione della muraglia cinese. Nel 1919 si fidanzò con Julie Wohryzek, figlia di un custode di una sinagoga di Praga; fidanzamento che durò fino al 1920.
Nella primavera del 1920, durante una permanenza per cura a Merano presso la pensione Ottoburg di Maia Bassa, iniziò una corrispondenza con la giornalista ceca Milena Jesenská, moglie di Ernst Pollak e traduttrice in ceco di molti suoi racconti. A lei Kafka affidò nel 1921 i suoi Diari, assicurando così la sopravvivenza di quest'opera. I due si incontrarono a Vienna: ne scaturì un amore intenso e tormentato, come testimoniato dal carteggio Lettere a Milena.
A far tempo dal dicembre 1920, e per alcuni mesi, Kafka fu nuovamente costretto a un ricovero, questa volta a Matliary, sui Monti Tatra slovacchi, dove conobbe il medico Robert Klopstock che divenne suo amico. Alla fine di gennaio 1922 si recò per un soggiorno montano nella località di Spindelmuehle (ceco: Spindleruv Mlyn), alle sorgenti dell'Elba sul confine con la Polonia. Nel luglio del 1923 raggiunse Graal-Mueritz sul Mar Baltico, dove incontrò l'ultima donna della sua vita, Dora Diamant[12]. Là con lei accarezzò il proposito di emigrare in Palestina; dissuaso dal proprio stato fisico, ancora insieme a Dora nel settembre si trasferì a Berlino, nel sobborgo di Steglitz, dove visse qualche mese felice.
Malgrado tanti ripetuti tentativi di porvi rimedio con soggiorni climatici, la sua tubercolosi peggiorava, e nel marzo 1924 Kafka ritornò da Berlino a Praga. Gli venne in seguito diagnosticata una laringite tubercolare e venne ricoverato, grazie alle mediazioni dell'amico Max Brod, nel sanatorio di Kierling presso Vienna. Qui, assistito da Dora Diamant e dal dottor Klopstock, si spense dopo una dolorosa agonia (non riusciva più a deglutire), il 3 giugno 1924.
Il suo corpo fu riportato a Praga, dove venne cremato l'11 giugno 1924 e sepolto insieme ai genitori nel Nuovo Cimitero Ebraico di Praga a Žižkov. Sul muro di fronte ai Kafka venne in seguito sepolto anche Max Brod, il quale aveva curato la pubblicazione postuma di buona parte delle opere di Kafka.


Opere

Kafka pubblicò solo qualche racconto durante la sua vita, poca parte del suo lavoro e quindi del suo stile attirò l'attenzione fino a dopo la sua morte. Prima di morire, diede istruzioni al suo amico ed esecutore testamentario Max Brod di distruggere tutti i suoi manoscritti e di assicurarsi che non avrebbero mai visto la luce del sole. Ciò nonostante, Brod non seguì le istruzioni di Kafka e sovrintendette alla pubblicazione della maggior parte dei suoi lavori, che presto attrassero l'attenzione della critica.
La letteratura per Franz Kafka rappresentò una scelta di vita, una vocazione profonda, un'irrinunciabile esigenza esistenziale. Nei suoi scritti Kafka elabora il conflitto Arte-Legge, il suo difficile rapporto con il femminile, il problema della colpa come regola universale. Molti critici autorevoli videro in Kafka il rappresentante simbolico della catastrofe ebraica e un profeta dell'olocausto.
Di notevole interesse per la comprensione dei suoi scritti è la convinzione di Kafka che il destino dell’uomo – anche nella sua più banale quotidianità – sia sempre e comunque nelle mani di forze imperscrutabili e beffarde, imprevedibili e ingannevoli. L'inganno sarebbe anzi l'unico principio ordinatore che l'uomo possa conoscere: sarebbe l'unica "Legge" dietro cui si cela Dio. Le opere mostrano una particolare capacità di immaginare situazioni inusuali nel vissuto quotidiano, di integrare l'elemento grottesco nella quotidianità, assumendo a volte aspetti onirici (spesso incubi, più che sogni). Il protagonista è in qualche modo identificabile con l'autore, anche dal nome (esempi tipici sono Gregor Samsa, protagonista della Metamorfosi, il cui cognome è evidente calco del cognome dell'autore; ovvero Josef K., protagonista de Il Processo, e il K. de Il Castello). Lo stile di Kafka si fa notare per la sua capacità di esprimere i temi dell'alienazione interiore ed esteriore dell'io, mostrando come nella vita ordinaria di uomini qualunque possa manifestarsi, all'improvviso, l'irreparabile perdita di contatto con la realtà ovvero l'emarginazione e il naufragio.
Le sue opere più famose includono i racconti La metamorfosi, Un digiunatore e i romanzi Il Processo, America, e Il Castello. Quasi tutte rimasero incompiute: non si tratta di un fatto casuale, perché nell'incompiutezza delle sue opere si riflette l'impossibilità, per Kafka, di risolvere il proprio conflitto interiore attraverso la scrittura. È di sicuro interesse, per comprendere la psicologia kafkiana, il ricco "corpus" dei Diari, nonché l'epistolario, composto in particolare dalle lettere alle donne con cui ebbe delle relazioni, in particolare a Felice Bauer e Milena, e soprattutto dalla notissima Lettera al padre, che costituisce un vero e proprio testo autobiografico a sé stante.
Nel luglio del 2010 sono state aperte quattro cassette di sicurezza della banca UBS di Zurigo contenenti inediti delle opere di Kafka, parte residua del patrimonio letterario lasciato da Kafka al suo amico Max Brod e da questi alla sua segretaria e amica Ester Hoffe, che lo lasciò in eredità alle figlie, le ormai ottantenni Hava e Ruth, le quali pare non intendano rendere pubblico il contenuto delle cassette né cedere i manoscritti ritrovati alla Biblioteca di Tel Aviv

Neal Cassady






« L'arte è buona quando muove dalla necessità; questo tipo di origine ne garantisce il valore, e nient'altro »
(Neal Cassady)


è stato uno scrittore statunitense.
Fu un protagonista della Beat generation.
Grazie a Jack Kerouac ed al suo libro On the Road ("Sulla Strada"), è stato uno dei simboli della Beat generation, essendone infatti, sotto il nome di fantasia di Dean Moriarty, il co-protagonista.
Nel libro di Kerouac, è presentato come un uomo folle, in viaggio per gli Stati Uniti d'America alla ricerca del padre alcolista scomparso anni addietro, ma anche in viaggio alla ricerca di qualcosa che non conosce ancora, tra donne e droghe, automobili rubate ed alcool. Un eroe per molti, un uomo pieno di energia innamorato del bebop, che Kerouac descrive accuratamente, esaltandolo e facendone un mito.
A Kerouac ispirò anche un altro lavoro, Visioni di Cody.
Nacque nel corso di un viaggio dei suoi genitori, ma ben presto rimase orfano di madre, e visse, con il proprio padre alcolizzato, a Denver.Più volte arrestato per furti d'auto, nel 1946 si trasferì a New York, dove incontrò tutti i più importanti scrittori Beat.Cassady si sposò tre volte: prima con LuAnne Henderson, una bionda quindicenne divenuta musa di altri artisti appartenenti alla Beat generation, successivamente con Carolyn Robinson, dalla quale ebbe tre figli, per poi separasene e sposare un'altra donna da cui avrà un altro figlio.Cassady ha raccontato tutta la sua storia nella sua autobiografia, "I Vagabondi", a cui lavorò tra il 1948 ed il 1954.Morì nel 1968 camminando senza meta lungo i binari di una linea ferroviaria nel Messico, finché non si addormentò e morì assiderato.


Bibliografia

I Vagabondi - The First Third And Other Writings (autobiografia) (Mondadori, 1998)


Curiosità

Nel brano Neal and Jack and me dei King Crimson, Neal è Neal Cassady e Jack è Jack Kerouac
Il brano That's It for the Other One dei Grateful Dead, dall'album Anthem of the Sun, è un tributo a Cassady.
CowboyNeal, il direttore di Slashdot, deve il proprio nickname a Cassady ("il cowboy Neal").
In "Taccuino di un vecchio sporcaccione", Charles Bukowski descrive la conoscenza con Neal Cassady (nel libro Neal C.) e la sua prematura morte.
Il brano di Tom Waits "Jack & Neal/California, Here I Come" contenuto nell'album FOREIGN AFFAIRS è un curioso medley jazzistico in cui vengono ricordate le figure di Jack Kerouac e Neal Cassady oltre alla sua nascita californiana.