30.10.11

Oscar Wilde





Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde fu uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese. Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto ricercata ed incline alla ricerca del bon mot, con uno stile talora sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l'attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione. È noto soprattutto per l'uso frequente di aforismi e paradossi, per i quali è tuttora spesso citato.
L'episodio più notevole della sua vita, di cui si trova ampia traccia nelle cronache del tempo, fu il processo e la condanna a due anni di prigione per avere violato la legge penale che codificava le regole morali in materia sessuale della sua stessa classe sociale.
Molti i libri scritti sulle sue vicende e sulle sue opere, tra le quali, in particolare, i suoi testi teatrali, considerati dai critici dei capolavori del teatro dell'800.

Poesia

Ravenna (1878)
Poemi (Poems) (1881), di tale raccolta pubblicò 750 copie e grazie alla casa editrice Roberts Brothers arrivò anche negli USA. In realtà, non si trattava di composizioni originali: riprendevano, immagini e parole già utilizzate in passato da Byron, da Swinburne e anche da Shakespeare e non furono accolte con grande entusiasmo dalla critica. Egli pose come emblema una Rosa e una Tiara, questo significava: cattolicesimo, paganesimo ma anche massoneria, una loro possibile convivenza, una rappresentazione della triplice anima di Wilde che voleva rappresentare nell'opera.
La sfinge (The Sphinx) (1894), ne stampò 250 copie ma in principio ne voleva stampare 3: una per se una per il Britsh Museum e un'altra per il paradiso, ma quella per il museo non era certo di stamparla.
La ballata del carcere di Reading (The Ballad of Reading Gaol) (1898)il titolo fu lo stesso Ross a suggerirlo, qui il protagonista era Wooldridge che in diversi modi rappresentava Wilde in prigione, l’uomo aveva ucciso il proprio amore e come dice Oscar tutti fanno lo stesso, il tema è il peccato che coinvolge tutti. Yeats pensava che il suo punto di forza non fosse tanto il messaggio che lanciava piuttosto il come fosse scritta: in forma di ballata. A differenza delle sue opere precedenti sui malvagi si effettua una forma di vendetta, ma chi si vendica è lui stesso un colpevole loro pari. L'opera esprimeva la preoccupazione di Wilde per le disumane condizioni di prigionia. Anche in quest'opera, Wilde, fa sfoggio involontario di buon gusto "lamentando", e dando voce, non ai propri patimenti carcerari, ma alla preoccupazione per i figli dei prigionieri, costretti a subire tanto passivamente quanto fisicamente la loro stessa prigionia. A quel tempo infatti, quando veniva incarcerata una donna, di riflesso, i suoi bambini venivano incarcerati con essa. L'opera, considerata una delle migliori di Wilde, ebbe un enorme successo, ma i proventi furono assorbiti in gran parte dai debiti derivanti dal fallimento, e gli giovarono poco.

Opere teatrali

Vera o i nichilisti (Vera, Or the Nihilists) (1880), la trama narra di una giovane donna che vorrebbe porre fine alla vita dello Zar finendo poi per salvargli la vita, qui, secondo l’autore, l'intento è quello di far emergere il dissenso dei popoli di fronte alla tirannia ed esprimere la loro voglia di libertà, preoccupazione dell’autore per l’Europa dell’epoca, anche se in realtà il soggetto del dramma era ben altro, la passione. L'opera era costituita da un prologo a cui seguivano 4 anni ambientati 5 anni dopo di esso, nel 1800. Per evitare ogni possibile attacco politico cambiò il nome ai due Zar protagonisti, per la documentazione necessaria si rivolse ad un rivoluzionario russo, suo amico, che si mise a disposizione:Sergej Mihailovič Kravčinsky.
La duchessa di Padova (The Duchess of Padua) (1883), definita dallo stesso Wilde il capolavoro della sua giovinezza, in tale opera si narra la storia di Guido Ferrati figlio del precedente duca, ucciso da un personaggio misterioso e della sua ricerca di vendetta, che lo porterà di fronte proprio al nuovo duca, la moglie di costui la duchessa, innamorata di Guido arriva a compiere ciò che il suo amato non era riuscito a fare. Wilde in una lettera a Mary Anderson presentava la passione in senso negativo, una sorte di entità che possedeva i corpi e spingeva le persone a commettere atti criminali, ma quando essa si spegneva la persona vittima di tale artefizio poteva chiederne perdono, ottenendolo.
Il ventaglio di Lady Windermere (Lady Windermere's Fan) (1892) tratta di una ricattatrice divorziata che arriva a sacrificare se stessa per l'amore materno, qui offrì la parte della madre a Lillie Langtry nel 1891, soltanto che la figlia le appariva troppo adulta per la sua età, anche se aveva 39 anni, Wilde sentendo ciò modifico i dialoghi, inserendo una battuta che ricordasse tale risposta dell'attrice
Salomè (in francese) (1893, prima rappresentazione a Parigi nel 1896) che inizialmente WIlde avrebbe voluto chiamare "The Decapitation of Salome" come all’epoca raccontò a Maeterlinck nel dramma il personaggio principale in realtà è Erode che superava le tentazioni che gli ponevano, completamente opposte. Gomez Carrillo vede nella protagonista una grande sofferenza unita ad amore e odio, il tutto condito con immoralità. Decise di scriverlo in francese per conferire un toccò di colore in più, una lingua che non conosceva bene come l’inglese ma che amava l’unica lingua vera oltre al greco per lui.
Una donna senza importanza (A Woman of No Importance) (1893) in parte ripreso come ammette Wilde da Family Herald narra di un segreto che viene scoperto molto prima rispetto alle sue precedenti opere, dove di fronte ad une esteta come Lord Illingworth si contrappongono i vari giudizi femminili. Narra di un figlio illegittimo che è diviso tra suo padre e sua madre
Un marito ideale (An Ideal Husband) (1895) - parla di ricatti, corruzione politica ed onore pubblico e privato
L'importanza di chiamarsi Ernesto (The Importance of Being Earnest) (1895)La cui morale era che bisognava trattare con serietà le cose che non ci sembrano serie e al contrario trattare senza importanza tutto ciò che era serio nella vita, è una commedia che vuole essere una satira nei confronti del mondo delle alte classi. Il titolo in inglese si basa sul gioco di parole fra il termine Ernest ("Ernesto") e l'aggettivo Earnest che significa "onesto", "sincero"; per mantenere il gioco di parole originale è anche stato tradotto "L'importanza di essere Franco". Affascinato dall'"Erodiade" di Mallarmé e dalla descrizione di due dipinti di Gustave Moreau, tra il 1891 e il 1892 Wilde scrisse (in francese) per Sarah Bernhardt la 'tragedia in un atto' "Salomé", che fu pubblicata nel '93 a Parigi e nel '94 a Londra, nella traduzione di Alfred Douglas e con le illustrazioni di Aubrey Beardsley. Il testo, che poté essere rappresentato in pubblico soltanto nel 1935, funse da base all'opera omonima di Richard Strauss (1905) e al film omonimo di Carmelo Bene (1972).
La santa cortigiana o La donna coperta di gioielli (La sainte courtisane or the woman covered with jewels) Opera incompleta; prima pubblicazione, nel 1908, in Collected Works (editore Methuen).
Una tragedia fiorentina (A Florentine Tragedy). Opera incompleta; prima pubblicazione, nel 1908, in Collected Works (editore Methuen). Tratta di un mercante che trova sua moglie in compagnia di un nobile, lo sfida a duello e lo uccide per poi fare pace con la moglie.

Prosa

Il principe felice e altri racconti (The Happy Prince and Other Stories) (1888) Raccolta di fiabe comprendente: Il principe felice (The Happy Prince): l’idea dell'opera gli venne quando incontrò Henry Marillier a Cambridge per assistere al suo spettacolo, racconta di due amanti, uno più grande e l’altro più piccolo: una rondine ed una statua, il principe. La storia vede la rondine innamorarsi di una canna ma in seguito comprende di amare il principe dopo aver lavorato per lui, moriranno insieme durante il loro bacio; L'usignolo e la rosa (The Nightingale and the Rose): tratta di un sacrificio; Il gigante egoista (The Selfish Giant): scritto in un puro inglese come gli disse Pater una volta letto il racconto; L'amico devoto (The Devoted Friend): dove un mugnaio tratta male l’amico Little Hans; Il ragguardevole razzo (The remarkable Rocket): un'indagine effettuata sulla vanità; (The master): dove un giovane voleva essere immolato alla stessa maniera di Gesù avendo anch’egli fatto dei miracoli
Il ritratto di Mr W.H. (1889)
Il delitto di Lord Arthur Savile e altri racconti (Lord Arthur Savile's Crime and Other Stories) (1891) Raccolta di racconti, tutti usciti precedentemente in varie riviste, comprendente: Il delitto di Lord Arthur Savile (Lord Arthur Savile's Crime) (1887); Il fantasma di Canterville (The Canterville Ghost) (1887); La Sfinge senza un segreto; Il milionario modello.
Intenzioni (Intentions) (1891), prima con il titolo di "The Decay of Lying", completato per la prima stesura nel dicembre 1888 e pubblicato nel gennaio 1889 su Nineteenth Century, qui l’immaginazione aveva il potere di vincere sulla ragione, si esprimeva il rifiuto della sincerità, l’espressioni dei paradossi, qui aveva esternato tutto ciò che pensava. In The Critic as Artist (1890) dava invece una risposta definitiva a Whistler dove cercò di superare le sue teorie, parlava del lavoro del critico letterario, definendo il suo modo di osservare tale lavoro: essi dovevano avere bene in mente tutta la letteratura per dare giudizi su un singolo libro, dovevano quando scrivevano mettere la propria anima nelle parole. Qui afferma che la critica è la parte più alta della creazione, e che il critico non deve essere equo, razionale e sincero, ma deve avere un temperamento squisitamente predisposto alla bellezza.
Il ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray) (1891,)la cui prima apparizione è stata su Lippincott’s del 20 giugno 1890, dedicata in segreto a Wilde John Gray, tanto che arrivò a firmarsi nelle lettere Dorian, cosa che fece anche Ernest Dowson in seguito, aveva da anni in mente questa idea e quando W.B. Maxwell pubblicò anni prima un'opera che percorreva la stessa idea di base Wilde se ne lamentò dicendogli che non doveva rubare questa sua idea che gli aveva raccontato. Il nome di Basil Hallward invece derivava dal pittore Basil ward per cui Wilde aveva posato ed espresse il desiderio che il quadro potesse invecchiare al posto suo. Arrivò a dire che i tre personaggi erano lati di se stesso: Basil quello che pensava di se stesso, Lord Henry quello che pensavano gli altri di se stesso mentre Dorian era quello che voleva essere.
La casa dei melograni (A House of Pomegranates) (1891)
L'anima dell'uomo sotto il socialismo (The Soul of Man under Socialism) - prima pubblicazione sulla rivista Pall Mall Gazette (1891); prima edizione libraria (1904), opera rivolta al futuro al contrario delle sue altre opere precedenti, Wilde pensava al socialismo come una cosa di bello, dove ognuno poteva fare quello che voleva, una sorta di individualismo.
Poesie in Prosa (Poems in Prose) (1894)
De profundis (1897)
Le lettere di Oscar Wilde (The Letters of Oscar Wilde) - Pubblicata nel 2000 sulla base di un testo scoperto nel 1960
Teleny (Teleny or The Reverse of the Medal) (Parigi, 1893) - l'attribuzione a Wilde è incerta

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