15.6.11

la saga dei mobilieri




Torna la fiction sul Lario. «Una grande famiglia» è il titolo della miniserie di dodici episodi, prodotta da Magnolia Fiction, che andrà in onda da settembre su RaiUno in prima serata. Sei doppi appuntamenti in cui verrà mostrata la realtà di una famiglia canturina affermata nel settore mobiliero. Tutti di prim'ordine i nomi che compongono il cast: da Stefania Rocca ad Alessandro Gassman, da Stefania Sandrelli a Giorgio Cavina e da Primo Reggiani a Sara Felberbaum. A dirigerli sarà il regista Riccardo Milani, affermatosi già attraverso le direzioni di Tutti pazzi per amore, Atelier Fontana e Le sorelle della moda. La partecipazione di Gassman dovrebbe essere circoscritta ai primi episodi, mentre il personaggio continuerebbe a restare presente nello sviluppo della trama, magari lasciando la porta aperta a un suo rientro futuro. L'intenzione degli autori Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Stefano Bises, della società di produzione presieduta da Giorgio Gori, è quella di rappresentare una famiglia italiana, in particolare la famiglia Rengoni, che con la propria azienda rappresenta un modello e un riferimento del Nord industrializzato. Un nucleo per altro poco rappresentativo del periodo attuale vista la presenza di ben cinque figli, le cui attività contribuiranno a movimentare l'intreccio narrativo. Ernesto ed Eleonora saranno così i genitori di Edoardo, il primogenito già inserito in azienda; Raoul, sensibile alle problematiche sociali e attivo nell'aiuto a ragazzi in difficoltà; Laura, fervente cattolica e avvocato con una carriera ben avviata; Nicoletta, ricercatrice universitaria, e Stefano, l'ultimo nato diviso fra la passione per le belle macchine e il lavoro mal digerito nell'azienda di famiglia. A sconvolgere il tranquillo andamento quotidiano dovrebbe sopraggiungere, secondo indiscrezioni trapelate, un incidente sulle acque del lago. Le riprese degli interni sono già cominciate nei giorni scorsi a Roma e prossimamente tutta la troupe dovrebbe spostarsi proprio a Como per girare sia gli esterni sia l'ambientazione in una villa della provincia. A distanza di tre anni dalla chiusura di Vivere, con le sue 2130 puntate, il Lago di Como torna a fare da sfondo a un'importante produzione televisiva nazional-popolare. Il titolo della miniserie riprende riprende quello del film diretto dal regista sovietico Iosif Kheifits nel 1954 che venne premiato al festival di Cannes dell'anno successivo per la pregevole interpretazione dell'intero cast.

Nessun commento:

Posta un commento