3.2.11

Piera Degli Esposti




Formatasi in gruppi sperimentali, si è imposta tra il 1969 e il 1976 al Teatro Stabile dell'Aquila, lavorando con registi come Calenda (Operetta di Gombrowicz, 1969); Trionfo (Arden di Feversham di anonimo elisabettiano, 1971) e Cobelli (La pazza di Chaillot di Giraudoux, 1972; La figlia di Iorio di D'Annunzio, 1973; Antonio e Cleopatra di Shakespeare, 1974).
Le sue doti d'attrice ricca di estri, di sensibilità e di forza comunicativa si sono soprattutto espresse nel monologo Molly cara (1979) da Joyce e in Rosmersholm di Ibsen (1980), diretto da Castri.
Si è dedicata al cinema come sceneggiatrice (Storia di Piera, 1983 e Il futuro è donna, 1984, entrambi di Marco Ferreri) e come interprete (è stata premiata con il David di Donatello per la miglior attrice non protagonista per le sue interpretazioni in L'ora di religione, 2002, di Marco Bellocchio e Il Divo, 2008, di Paolo Sorrentino) senza mai abbandonare il teatro.
Ha recitato in entrambe le serie della fiction Tutti pazzi per amore nel ruolo di Clelia.

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