3.2.11

Ferdinando Gazzolo



Figlio dell'attore e doppiatore Lauro Gazzolo e dell'annunciatrice radiofonica Aida Ottaviani Piccolo, fratello maggiore dell'attore Virginio Gazzolo, vedovo della moglie Rita Di Leonardo e padre dell'attore Matteo Gazzolo dopo il suo esordio giovanissimo alla radio debutta in teatro a vent'anni, nel 1948, con Antonio Gandusio e raggiunge il successo nell’Antonio e Cleopatra allestito da Renzo Ricci nel 1951.
Nel 1954 interpreta Orazio nell’"Amleto", messo in scena da Gassman e Squarzina con il Teatro d’Arte Italiano.
Oltre che nel teatro, dalla metà degli anni ‘50 lavora per il doppiaggio e negli anni seguenti intraprende una brillante carriera televisiva. Con la televisione conquista una più vasta popolarità legando il suo volto e la sua straordinaria voce all’interpretazione di numerosi sceneggiati quali “Capitan Fracassa” nel 1958, “La cittadella” nel 1964 e “La fiera della vanità” nel 1967, diretti da Anton Giulio Majano.
L'esordio nel cinema è nel 1961 con il film storico Costantino il Grande, cui seguiranno altri ruoli cinematografici. Intenso è il lavoro nel doppiaggio cinematografico prestando la voce a interpreti prestigiosi tra i quali David Niven, Michael Caine, Frank Sinatra, Yul Brynner, Marlon Brando, Robert Duvall, Donald Sutherland, Laurence Olivier, Clint Eastwood e numerosissimi altri.
Nel 1968 è il protagonista della fortunata serie televisiva su Sherlock Holmes.
Nel 1971 è Thomas nello sceneggiato I Buddenbrook di Thomas Mann, con la regia di Edmo Fenoglio; è inoltre la voce narrante de Il mulino del Po di Bolchi e nello stesso anno partecipa a "Un disco per l'estate".
Nello stesso periodo, per diversi anni, è testimonial dell'Amaretto di Saronno, in onda su Carosello.
Negli anni '80 partecipa come narratore ai "Raccontastorie", raccolta di fiabe per bambini lette dai migliori attori e doppiatori italiani.
Parallelamente al suo lavoro in televisione ha continuato a recitare in palcoscenico in un repertorio di teatro soprattutto classico, diretto da registi come Walter Pagliaro, Mario Ferrero, Dario Fo, Orazio Costa, Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi, Sandro Sequi.
Tra gli allestimenti teatrali memorabile e contrastato quello nel 1976 della commedia di Dario Fo Chi ruba un piede è fortunato in amore.
Oltre alle pièce teatrali ha letto opere di poeti come D'Annunzio, García Lorca, Leopardi, Neruda, Montale, Pascoli, Pasolini, Quasimodo, Saba, Ungaretti.
Dal 2002 lavora alla realizzazione di una collana di CD contenente una vasta selezione di brani di prosa e poesia.
Tra i lavori più recenti a teatro: “Sul lago dorato” di Ernest Thompson nel 2003,”Servo di scena” di Ronald Harwood nel 2006 e “Il burbero benefico” nel 2007.

2 commenti:

  1. il template è bello ma semovibile

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  2. Circa 10 anni fa la Compagnia di Gazzolo, rappresentò nella mia città "Re Lear."
    Avevo sempre desiderato ammirare dal vivo Nando Gazzolo, e non mancai.
    Al termine volli stringergli la mano, accettò volentieri i complimenti, lo ricordo completamente bagnato dal sudore, ed emozionatissimo.
    Sicuramente, molto, molto umano.

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