2.2.11

Enrico Maria Salerno




Fratello del regista Vittorio, si sposò due volte: la prima con Fioretta Pierella, che gli diede quattro figli; la seconda con l'attrice Laura Andreini, con cui visse gli ultimi dodici anni della sua vita.
Dopo l'8 settembre 1943 aderì alla Repubblica di Salò: con la liberazione venne imprigionato nel campo di concentramento per prigionieri di guerra di Coltano, presso Pisa.
Fuori dal matrimonio ebbe una relazione con l'attrice Valeria Valeri: ebbe da lei una figlia (che riconobbe e a cui diede il suo nome), Chiara, anch'essa doppiatrice e popolare attrice televisiva.
È morto il 28 febbraio 1994 a Roma per un tumore ai polmoni. Aveva 67 anni.

Teatro

Dopo una breve ma fruttuosa collaborazione col Piccolo Teatro di Milano, dal 1954 al 1955 (e per altri anni successivi) lavora al Teatro Stabile di Genova, portando in scena con successo opere di Dostoevskij, Pirandello e Giraudoux: apprezzato interprete drammatico, diventa in breve un grande e noto attore teatrale.
Nel 1960 fonda insieme ad Ivo Garrani e Giancarlo Sbragia la "Nuova Compagnia degli Associati", gruppo impegnato nell'allestimento di spettacoli impegnati e di critica sociale, come Sacco e Vanzetti di Roli e Vincenzoni. Nel 1963 è un marito vittima di un vizioso ménage coniugale in una riuscita trasposizione della pièce Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, con la regia di Franco Zeffirelli.
Nel 1967 viene scritturato da Garinei e Giovannini come protagonista della commedia musicale Viola, violino e viola d'amore, ed avrà come compagne di lavoro le Gemelle Kessler: con una delle due, Alice, ha avuto anche una relazione sentimentale.
Nel novembre del 1979 vuole accanto a sè a teatro Veronica Lario, come protagonista femminile della commedia di Fernand Crommelynck Il magnifico cornuto: Veronica aveva 23 anni ed era Stella, moglie di un uomo patologicamente geloso che, a un certo punto, la costringe a mostrare il seno nudo a un altro uomo (per la cronaca, l'attore Gerardo Amato, fratello di Michele Placido).

Il suo ultimo spettacolo debutta al Teatro Pergolesi di Jesi, nel gennaio 1993: è lui il protagonista del dramma di Arthur Miller Morte di un commesso viaggiatore, allestimento di cui Salerno cura anche la regia.

Cinema

Intanto è attivo anche al cinema, sia come attore (La lunga notte del '43, 1960; Le stagioni del nostro amore, 1966; L'estate, 1967; Un prete scomodo, 1975) che come doppiatore: è infatti sua la voce di Clint Eastwood nella "trilogia del dollaro" di Sergio Leone, ma anche di Enrique Irazoqui nel Vangelo secondo Matteo e di Laurent Terzieff nella Medea, entrambi film di Pier Paolo Pasolini.
Come regista invece colse un grande successo al primo film, Anonimo veneziano (1970), seguito poi da Cari genitori (1972) ed Eutanasia di un amore (1978), tratto dal romanzo di Giorgio Saviane.

Televisione

In televisione ottenne una enorme popolarità nel biennio 1968-69 come protagonista del telefilm La famiglia Benvenuti: suoi compagni di lavoro erano Valeria Valeri, Gina Sammarco e Giusva Fioravanti, destinato a diventare tristemente famoso negli anni di piombo.
Fu il primo presentatore dello show Senza Rete, e nel 1970 presentò il Festival di Sanremo con Nuccio Costa e Ira Furstenberg.
Nel 1978 gli venne affidata la conduzione dell'ultima edizione del programma televisivo Ieri e oggi.
Nel 1983 apparve in Legati da tenera amicizia di Alfredo Giannetti

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