4.2.11

Augusto Daolio



La sua avventura nel mondo della musica comincia da adolescente quando assieme a Beppe Carletti fonda il primo gruppo con cui comincia ad ottenere una discreta fama locale, i Monelli. In seguito, nel 1963, con Franco Midili, Leonardo Manfredini, Gualberto Gelmini e Antonio Campari fonda il gruppo dei Nomadi.
Il complesso sarà destinato a diventare uno dei più importanti nella storia della musica italiana. Cantante e leader del gruppo, i testi delle sue canzoni, col passare degli anni, cominciano ad assumere un carattere sempre più politico. È evidente anche il cambio strutturale della voce e dell'intensità dell'espressione col passare degli anni.
Una voce posata e fiscale in studio che tuttavia ribaltava completamente la situazione nei live. Famosa la versione in concerto di una canzone come Ala bianca, originariamente pezzo di Elton John intitolato Sixty years on.
Nel 1972 incide un 45 giri da solista: "Una ragazza come tante". Il 1972 è anche l'anno di Io vagabondo, canzone simbolo dei Nomadi e del loro leader che amava identificarsi in questa canzone.
« Per me è istintivo alzarmi e cominciare a camminare, cominciare a muovermi. A scuola ad esempio avevo un sacco di problemi, perché non riuscivo a stare fermo e seduto oltre un determinato tempo. Questo è il mio sintomo di evacuazione, di fuga alla ricerca di luoghi migliori... »
Muore il 7 ottobre 1992, per cancro ai polmoni. La compagna Rosanna Fantuzzi in seguito fonda l'associazione Augusto per la vita.
Daolio è stato anche pittore e scultore autodidatta.

Discografia

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