24.12.10

Lia Zoppelli





Debutta in teatro a 18 anni con la compagnia Cimara-Maltagliati-Ninchi e prosegue l'attività durante e dopo la guerra al fianco di interpreti di prestigio quali Ruggero Ruggeri, Memo Benassi, Sarah Ferrati, Tino Carraro. Viene diretta da Luchino Visconti in Il matrimonio di Figaro (1946) e successivamente fonda una sua compagnia con Ernesto Calindri, Franco Volpi e Valeria Valeri. Nel 1951 è diretta da Mario Ferrero per la prima italiana di The Cocktail Party di T.S. Eliot. Viene poi scelta da Garinei e Giovannini per la commedia musicale Giove in doppio petto, in cui recita con Carlo Dapporto.
Al cinema interpreta soprattutto ruoli leggeri e brillanti in commedie all'italiana, molte delle quali hanno come protagonista Totò, e in alcune pellicole di genere mitologico o musicale.
In televisione la vediamo prendere parte, a partire dai primi anni sessanta, a "romanzi sceneggiati" quali Tom Jones (1960), I Giacobini di Federico Zardi e regia di Edmo Fenoglio, Addio giovinezza! (1962), L'allodola di Jean Anouilh e Tredici a tavola di Sauvajon (1973) e a numerosi lavori di prosa andati in onda per la serie La prosa del venerdì, quali Mancia competente (1957) e Affari di stato (1961).
Sono frequenti anche le sue partecipazioni a miniserie poliziesche (Paura per Janet, alcuni episodi de Il Tenente Sheridan e Il Commissario De Vincenzi) e a spettacoli leggeri, quali Gente che va, gente che viene (1960), Za-bum e Biblioteca di Studio Uno (1964), Galà per Johnny Dorelli (1968).
Malgrado la grande quantità di lavori ai quali ha partecipato, il personaggio che le ha dato maggiore popolarità è sicuramente quello interpretato negli spot pubblicitari di Carosello tra il 1957 e il 1965 per Alemagna al fianco di Enrico Viarisio e Alberto Lionello, che si concludevano immancabilmente con lo slogan Ullallà, è una cuccagna!

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